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Scudo Verde. Il sindaco metropolitano Dario Nardella contro il resto del mondo?

Tutti contro uno o uno contro tutti? Si sa che si farà dal 2020 e doveva essere pronto nel 2022. oggi è prigioniero della campagna elettorale?

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Lo "scudo verde" fa discutere e mette il sindaco Dario Nardella nella scomoda posizione di essere uno contro tutti, ma anche contro se stesso.
la sua scomoda doppia poltrona di sindaco della città di Firenze e sindaco metropolitano lo costringerà a vedere i sorci verdi nel suo ultimo semestre a Palazzo Vecchio.
Il temuto "scudo verde" peraltro annunciato nel 2020 e che doveva essere terminato nel 2022 con lo slittamento di oltre un anno imbarazza lui e tutto il centro sinistra che di problemi ne ha già abbastanza fra correnti, spifferi, autocandidature, etc...

Delle ottanta porte telematiche che dovranno essere posizionate su un perimetro d’area a basse emissioni, ad oggi ne sono state installate circa il 70%. Dovrebbero entrare in funzione a inizio 2024 dopo un periodo di pre-esercizio durante il quale verrà calcolato il numero esatto di auto che quotidianamente entrano a Firenze.

I sindaci metropolitani (da Fucecchio a Palazzuolo sul Senio) non ci stanno e ad alzare la voce è stato dopo il terzo incontro sul tema il sindaco di Vaglia Leonardo Borchi che così si è sfogato sui social.

"Giovedì scorso c'è stato un terzo incontro in Città Metropolitana tra noi sindaci sul tema dello “Scudo Verde”: la limitazione dei veicoli nel territorio del Comune di Firenze per motivi di inquinamento atmosferico.
Come già nei precedenti incontri la conformazione delle posizioni è stata netta: il Comune di Firenze “contro” il Resto del Mondo.
Il confronto, pur essendo più che corretto, ha però plasticamente visto il sindaco Nardella, gli assessori Giorgietti e Giorgio, i proponenti delle misure restrittive, da una parte e noi sindaci della cintura (c'eravamo più o meno tutti) dall'altra. Schierati ad ammorbidire, rimandare le misure ipotizzate, se non addirittura cassarle.
La questione gira tutta sulla quantità di concentrazione di biossido di azoto, che le centraline di rilevazione in Firenze registrano, in relazione agli standard richiesti dalle disposizioni europee. La centralina più incriminata è quella posta sul viale Gramsci, poco lontano da piazza Beccaria (c'è da rilevare che è vicina ad un semaforo!) che spesso sfonda i limiti.
A seguito delle rilevazione negative della centralina del viale Gramsci (povero Antonio!) sono già state prese dal comune di Firenze delle restrizioni alla viabilità sui viali vietando il transito ai veicoli diesel immatricolati fino al 2014.
Il Comune di Firenze ha predisposto una bozza di adozione di piano, per il futuro Scudo Verde, di misure restrittive per la circolazione dei veicoli, che, su sollecitazione di noi sindaci della cintura, ha messo in discussione. Lo scopo poi è di addivenire a formalizzare un protocollo, che andrebbe sottoscritto da tutte le Amministrazioni comunali.
Del contenuto di questo, giovedì scorso hanno discusso, i sindaci.
Tutti d'accordo che si deve operare per migliorare la qualità dell'aria e quindi della vita delle persone, che, a vario titolo, vivono o lavorano a Firenze.
Posizioni diverse tra Firenze ed il Resto del Mondo su chi e come si devono caricare i costi, in denaro e in disagi.
Il Comune di Firenze ha ipotizzato un calendario di limitazioni progressive al transito dei veicoli sul suo territorio fino al 2027, dalla cui data si avrebbero le limitazioni maggiori per tutti i tipi di veicoli, a benzina o diesel che siano.
Sempre il Comune di Firenze avrebbe previsto una “congestion charge” , una locuzione molto politicall correct e per di più in inglese, per non dire “tassa”.
Non è chiaro se solo a carico di chi entra in città o anche sui residenti, che dovrebbero comunque pagare la tassa pur viaggiano con veicoli che non rientrano tra quelli interdetti.
L'Assessore Giorgietti ha ipotizzato che questa tassa potrebbe rendere alle casse del Comune di Firenze dai 10 ai 15 milioni di euro (non ha specificato, ma penso si riferisse all'anno).
Se così fosse, se a pagare la tassa fossero unicamente i cittadini della Città Metropolitana, toccherebbe in media a ciascun nucleo familiare sborsare dagli 85 ai 130 € all'anno. Questo calcolo non tiene però conto di chi contribuirebbe al pagamento, venendo da fuori, come i turisti.
Lo stesso Giorgietti ha detto che questi introiti, insieme agli incassi per le sanzioni, potrebbero andare, secondo i loro propositi, ad abbattere gli abbonamenti al trasporto pubblico.
Tutti noi sindaci della cintura abbiamo sottolineato la penuria, se non, in alcune zone della periferia di Firenze, la mancanza di parcheggi scambiatori, di collegamenti pubblici su gomma o su ferro, che sono essenziali.
Abbiamo rilevato il problema per gli artigiani, le ditte che operano sulla città, che necessariamente devono far ricorso a veicoli privati.
Abbiamo rilevato che le tariffe di un eventuale tassa, le sue deroghe, abbisognano di uno studio particolare che non può essere introdotto, nel protocollo in questione, in maniera generica.
Abbiamo riconosciuto che il Sindaco di Firenze (ma anche quelli dei comuni che fanno parte dell'agglomerato urbano: Campi Bisenzio, Calenzano, Scandicci, Sesto Fiorentino) hanno la competenza e la responsabilità davanti alla legge.
Tutti noi sindaci abbiamo ritenuto e chiesto che le regole fossero condivise e che il Comune di Firenze non agisse in autonomia.
Quindi valutando il tema complesso e estremamente sensibile, siamo stati concordi nel prevedere di istituire un tavolo di confronto composto dal Comune di Firenze e da sindaci rappresentanti dei vari territori, che si dovrà riunire a breve.
Al prossimo aggiornamento. Augh.
Leonardo, sindaco

Le parole di Borchi che rappresentano il pensiero di tutti i sindaci metropolitani e che nella maggioranza sono dello stesso colore di Nardella denotano che non trattasi di presa di posizione meramente politica ma pratica.

Che la città metropolitana di Firenze sia l'area italiana con il maggior numero di auto in Italia per numero di abitanti è noto fin dallo studio Mobilitaria del 2018.
Uno studio elaborato da Kyoto Club e CNR, Istituto per l’Inquinamento Atmosferico, sulle 14 maggiori città italiane. Firenze, intesa come città metropolitana, conta ben 720 auto ogni 1000 abitanti. Più di Catania (710 auto su 1000 abitanti) e Torino (661 auto su 1000 abitanti).

Oggi sono 275mila le auto che ogni giorno entrano in città e che vanno ad aggiungersi a quelle dei fiorentini ed è chiaro che questo numero in costante aumento negli anni (prima 200 mila, poi 220 mila poi 275 mila) deve essere frenato se non fosse in nome dell'ambiente per le infrastrutture stesse di una città medievale adattatasi a diventare ottocentesca.
Il calo del traffico e quindi dei tempi di percorrenza sarebbe sostanziale dato che raggiungerebbe la riduzione al 18,3% delle percorrenze con veicoli privati sulla rete stradale interna al cosiddetto agglomerato di Firenze (capoluogo e comuni della prima cintura) e fino al 13% sulla rete stradale interna alla Città Metropolitana (ora di ora di punta del mattino).

Mentre è in corso la battaglia di Nardella contro il resto del mondo in città metropolitana l’assessore Giorgetti, tira dritto e annuncia che già a gennaio si inizierà a monitorare i mezzi inquinanti e in particolare i bus turistici per verificare se abbiano tutte le carte in regole.
Ma a gennaio saremo già in piena campagna elettorale e chi avrà il coraggio di dire che ad ogni residente della città metropolitana che le porte telematiche (una sorta di telepass urbano) ogni volta che transiteranno toglieranno 5 euro dal loro conto corrente?

Il sindaco Nardella del resto lo "scudo verde" lo aveva messo nel suo programma elettorale così come da sindaco metropolitano aveva promesso costante interazione con i colleghi e come punto fondamentale la mobilità e viabilità nella metrocittà....

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Commenti 1
  • Vitellozzo

    In realtà, come dimostra l'analoga politica applicata a Milano, è solo un altro modo per portarci via i soldi, il resto sono scuse per dipingere di verde le gabelle medievali e a noi non ci resta che piangere... il traffico inquina perché non scorre, aumentando il tempo in cui i motori stanno accesi, è fisica, semplice, elementare, misurabile, innegabile. TUTTI i provvedimenti ( ma proprio tutti tutti) degli ultimi quarant'anni hanno peggiorato la fluidità del traffico, spesso volutamente per "dissuadere" i cittadini, secondo una mentalità repressiva volta a "rieducare" i dissidenti, come nei regimi ditattoriali. Se misuriamo la superfice a disposizione per lo scorrimento delle auto, vediamo che viene costantemente ridotta, che è come curare un cardiopatico occludendogli le arterie.

    rispondi a Vitellozzo
    sab 23 settembre 2023 05:19