15 MAR 2025
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Signa. La “partita applaudita”, un modello di sport basato sul rispetto e la sana competizione

L'evento si è tenuto il 2 marzo presso l’impianto sportivo di Via Tommaso Fondi 16, con la partita tra Sorms San Mauro Calcio e Virtus...

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La partita applaudita La partita applaudita © Comune di Signa
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A Signa si è svolta la “Partita applaudita”, un evento che promuove un modo sano e rispettoso di vivere lo sport, privo di urla e insulti, ma caratterizzato esclusivamente da applausi. L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra la Federazione Italiana Gioco Calcio – LND Toscana e l’Associazione Calcio Fair Play Toscana, ha coinvolto squadre under 14 con l’obiettivo di sensibilizzare giovani e famiglie ai valori dello sport e della cittadinanza.

L'evento si è tenuto il 2 marzo presso l’impianto sportivo di Via Tommaso Fondi 16, con la partita tra Sorms San Mauro Calcio e Virtus Montaione Gambassi. Presenti all’incontro l’assessore allo sport Marcello Quaresima, con la fascia tricolore, e i consiglieri comunali Dino Ballerini, Vanina Venturini, Gianni Vinattieri e Luigi Forte. Per la società Sorms erano presenti il presidente Andrea Cipriani, il direttore Giovanni Gonfia e la consigliera Elena Frandi, mentre Francesco Cesari, presidente dell’Associazione Calcio Fair Play Toscana, ha aperto ufficialmente l’evento.

L’iniziativa è parte di un progetto più ampio, sostenuto dal Comune di Signa con l’approvazione unanime del Consiglio Comunale dell’ordine del giorno “Cari genitori – giornata regionale La partita applaudita”. Il progetto, patrocinato da Anci Toscana, Regione Toscana e Coni, ha già visto l’adesione di oltre 50 Comuni e il coinvolgimento di più di 200 squadre under 14.

L’assessore Quaresima ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa nel promuovere lo sport come strumento educativo e di crescita, ricordando il valore sancito dall’articolo 33 della Costituzione Italiana. Ha inoltre ringraziato gli assessori Alessio Capresi di Gambassi Terme e Sandro Donati di Montaione per il loro supporto al progetto.

La partita si è rivelata un’esperienza unica, in cui il tifo si è trasformato in un gesto di puro sostegno positivo. L’iniziativa rappresenta un modello virtuoso, capace di trasformare gli impianti sportivi in luoghi di festa, educazione e sana competizione, mettendo al centro i veri valori dello sport.

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