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Signa, investì e trascinò un pedone uccidendolo. Sentenza ribaltata dalla Corte d'Appello di Firenze

La corte d'appello dispone la riapertura del dibattimento, ma l'imputato decide di non sottoporsi all'esame. Il verdetto è stato emesso...

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La Corte d'Appello di Firenze ha ribaltato la sentenza precedente assolvendo un uomo e condannandolo a 14 anni di reclusione per omicidio volontario. L'uomo era stato originariamente assolto dopo aver trascinato e investito per diverse centinaia di metri uno sconosciuto che si era avvicinato al suo veicolo, ma la nuova sentenza ha sconvolto il verdetto precedente.

I fatti risalgono alla sera del 7 dicembre 2020 a Signa. Nel primo grado di giudizio, la difesa dell'uomo aveva sostenuto che egli avesse agito in difesa propria da un'aggressione. Tuttavia, la Corte d'Appello ha deciso di riformare l'assoluzione, sostenendo che il conducente avesse deliberatamente accelerato il veicolo, travolgendo così la vittima.

La decisione della Corte d'Appello è stata influenzata dalla versione di un testimone, ritenuta più attendibile rispetto alla difesa dell'imputato. La procura, infatti, ha impugnato l'assoluzione, sostenendo che la versione del testimone fosse più fedele ai fatti.

Nonostante la Corte d'Appello abbia disposto la riapertura del dibattimento, l'imputato ha deciso di non sottoporsi all'esame. Il verdetto è stato emesso, ma le motivazioni della sentenza saranno rese note fra 90 giorni.

Gli avvocati dell'imputato hanno annunciato il ricorso per Cassazione, mentre l'avvocato della famiglia della vittima ha avviato una causa civile per ottenere risarcimenti.

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