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L’appello dei Sindaci della Val di Bisenzio alla Regione

“Urgente una legge per gli interventi nell’alveo dei corsi d’acqua. Garantire la capienza e profondità per fronteggiare gli eventi che potranno verificarai"

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Eugenio Giani a Vaiano Eugenio Giani a Vaiano © Facebook
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“Servono strumenti straordinari, è urgente un intervento legislativo da parte della Regione Toscana che consenta, da ora in poi, di intervenire nell’alveo dei corsi d’acqua per la rimozione di materiali perché deve essere garantita capienza e profondità proprio allo scopo di fronteggiare in modo efficace gli eventi atmosferici che potranno verificarsi anche in futuro”.
A lanciare l’appello al presidente delle Regione Toscana, Eugenio Giani e alla sua giunta, al presidente del Consiglio Antonio Mazzeo e a tutta l’assemblea regionale, sono i tre sindaci della Val di Bisenzio - Guglielmo Bongiorno (Cantagallo), Primo Bosi (Vaiano), Giovanni Morganti (Vernio) - duramente colpita dall’emergenza alluvionale.

“L’alluvione di questi giorni ci dimostra che anche la nostra Valbisenzio è un’area estremamente a rischio e colpita fortemente dal cambiamento climatico che rende i nostri territori già di per sé fragili per la conformazione geografica e geologica, ancora più vulnerabili se non si interviene nell’immediato con strumenti straordinari - affermano i tre sindaci - Gli eventi franosi che hanno colpito strade, case e terreni sono stati causati da violentissime e abbondanti piogge che hanno determinato la tracimazione del reticolo idraulico minore, con conseguenze disastrose”.

“Siamo di fronte ad uno scenario nuovo anche se prevedibile, visti gli effetti del cambiamento climatico in corso, e il nuovo scenario impone interventi e provvedimenti improntati ad un paradigma diverso rispetto ad un passato che evidentemente non avremo più – proseguono gli amministratori - Questo è il motivo per cui chiediamo alla Regione Toscana di intervenire dal punto di vista legislativo sulla gestione di tutti i corsi fluviali di qualsiasi tipo e natura”.

“È urgente e necessario che alla manutenzione ordinaria dei corsi d'acqua sia estesa la possibilità di intervenire per le ricalibrature in alveo per la rimozione del materiale affinché la profondità e la capienza del letto possa affrontare gli eventi che da ora in avanti potranno presentarsi sulle nostre aree - è l’appello di Bongiorno, Bosi e Morganti - Siamo consapevoli dei costi e dell’impegno che questa attività rappresenta, ma deve essere una priorità per la politica regionale fare interventi in montagna, nei corsi fluviali nei quali si verifica un trasporto solido importante, con nuovi metodi e una nuova normativa.
“Il costo sociale che devono sopportare i nostri Comuni montani e i territori della piana, con il nuovo quadro climatico rischia di diventare troppo più elevato rispetto alle spese necessarie per una costante manutenzione”,
è la conclusone dell’appello.

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