
Il carcere di Sollicciano torna al centro dello scontro politico, questa volta con un botta e risposta dai toni accesi tra l’eurodeputato di Fratelli d’Italia Francesco Torselli e il garante dei detenuti della Regione Toscana, Giuseppe Fanfani. In una nota diffusa l’8 maggio, Torselli ha criticato duramente Fanfani, reo – a suo dire – di aver attaccato il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro con parole «sgarbate e istituzionalmente poco eleganti». «Non mi sorprendono le sue uscite – afferma Torselli –. Fanfani non svolge il suo ruolo di garante: fa politica, e per di più con toni demagogici». Il riferimento è alle critiche espresse dal garante toscano in risposta alla recente visita del sottosegretario Delmastro nel carcere fiorentino, accompagnata dall’annuncio di nuovi investimenti per la riqualificazione della struttura.
Torselli, ricordando i suoi trascorsi nella I Commissione del Consiglio Regionale della Toscana, racconta di aver più volte tentato un dialogo con Fanfani, scontrandosi però con «una visione ideologica piena di luoghi comuni». «Ci siamo sentiti dire frasi come: “Che ne sappiamo noi, figli della opulenta società occidentale, di come vivono i reclusi in carcere”, come se finirci fosse una casualità», ha aggiunto l’eurodeputato.
L’ultima goccia, secondo Torselli, sarebbe stata la risposta del garante alla proposta di Delmastro: «Quello che dice Delmastro non mi interessa». Parole che il rappresentante di FdI definisce emblematiche di un atteggiamento politicizzato e privo di volontà collaborativa.
Al contrario, Torselli ha espresso pieno sostegno al sottosegretario Delmastro, ringraziandolo per l’impegno mostrato verso il carcere di Sollicciano: «Ha fatto quello che i governi amici di Fanfani non hanno mai fatto: visitare il carcere, ascoltare e proporre interventi concreti. Forse è proprio questo che ha infastidito il garante».
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