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Storie e foto dei Ferragosto che furono, alla Fonte dell’Alpe o alla Capanna di Marcone

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Storie e foto dei Ferragosto che furono, alla Fonte dell’Alpe o alla Capanna di Marcone Storie e foto dei Ferragosto che furono, alla Fonte dell’Alpe o alla Capanna di Marcone © n.c.
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Proprio nel giorno del “Ferragosto” (15 agosto 2015), durante una nostra piccola ricerca storica abbiamo messo gli occhi (ci voleva la lente d’ingrandimento da come lo scritto era piccolino!) su un articolino tratto dal Messaggero del Mugello il 19 agosto 1930 (85 anni orsono!), che parlava proprio delle feste di questa giornata in quel della Casa dell’Alpe e alla Capanna di Marcone.

Si legge: “ - Anche quest’anno il Ferragosto ha affollato la casa dell’Alpe di gente amante di escursioni, salita su questi monti ammantati di verde, da Firenze, dal Mugello e dalla Romagna Toscana. Molti non han mancato di recarsi alla Capanna di Marcone, tra ampie distese di prati vellutati o alla Giovisana (oggi si dice in “Giuvigiana”, poichè è stato cambiato l’o …. con l’u!- ndr), donde si abbraccia collo sguardo tutta la ubertosa vallata del Mugello, o al Rovigo o alla Colla ed altri luoghi caratteristici. Rimessosi il tempo al bello anche l’Albergo Pensione Berti alla Casa dell’Alpe (ad 876 metri di altezza), ha veduto aumentare i suoi ospiti fra i quali spiccano distinti e brillanti Ufficiali Superiori con le loro Signore e la figliolanza. L’albergo è situato in vicinanza di una fonte perenne e copiosa, è tutto rimodernato per merito dell’amico Attilio Berti ed offre maggior comodità a quanti vi convengono e vi soggiornano. Il mercoledì avvenne la Fiera di merci e bestiame nella vicina Casaglia. Non molte numeroso furono le bestie portate nella piazza e, quindi - conclude amaramente l’articolista del Messaggero del Mugello - pochi affari si conclusero ".
A tre quarti di secolo di distanza, dobbiamo registrare che a Casaglia non c’è più la Fiera di bestiame, ma c’è ancora un piccolo mercato estivo, più sotto dopo l’eterno getto dell’acqua zolforica (l’acqua puzzona) e i tre caseggiati sulla sommità della Passo della Colla, la Fonte alla Casa dell’Alpe getta ancora perennemente e con violenza l’acqua purissima e fresca. Più sotto ancora purtroppo l’immagine dell’Albergo Pensione Berti, che con tanto entusiasmo l’articolista del settimanale mugellano citava, è ormai un edificio cadente, fatiscente, pericolante, abbandonato ormai da tanti anni, così come il pergolato e il “versò” liberty sul davanti; una tristezza. La leggendaria Capanna di Marcone (“meschino tugurio in pietra di pastori che vi vanno al diaccio tra l’ombra tranquilla di vecchi faggi e il verde vivo delle erbe” …. scriveva nel 1914 lo scrittore e storico Prof. Francesco Niccolai), vive invece una sua nuova primavera. Infatti la capanna (la storia ci racconta diverse versioni e cioè che “Marcone” era un carbonaio, un boscaiolo o addirittura un brigante), è stata recuperata e restaurata quindi è meta privilegiata di tante persone amanti della montagna che percorrono nei sentieri abilitati all’uopo, che passano proprio davanti ai pratoni dov’è ubicata la capanna. Per Ferragosto da alcuni anni viene organizzato dall’Associazione “ Un amico per tutti”, un ritrovo conviviale per beneficenza in favore dell’ospedale Meyer di Firenze in ricordo di un ragazzino di Razzuolo troppo presto, purtroppo, scomparso agli affetti e all’amore della famiglia e dei tanti amici del luogo. Vogliamo ricordare che questa Associazione “Un amico per tutti”, venne costituita nel mese di febbraio del 2013, nel ricordo alla immatura scomparsa di questo ragazzino, Manuel Cecchini il quale ammalatosi di Leucemia Mieloide Acuta, nonostante tante amorevoli cure mori nel mezzo al cordoglio, al dolore e all’affetto di tutti. Anche quest’anno il successo è stato grande (vedi il resoconto del nostro direttore Nicola Di Renzone, clicca qui) e la Capanna di Marcone ha abbracciato circa 400 persone convenute, che si sono unite insieme (don Maurizio Pieri sacerdote originario di Razzuolo ha officiato la Santa Messa in ricordo), per questa bellissima e solidale giornate. Bello, bello davvero, così come ci anche detto nostro figlio che era andato lassù con la famiglia insieme e tanti altri amici consegnadoci la foto a corredo del convivio. Ecco brevemente, prendendo spunto dall’articoletto del Messaggero del Mugello del 1930, quello che era e quello che è, quel lembo di terra mugellana. Com’è nostro costume ecco alcune immagine di comparazione ( com’era e com’è), per dare una idea più chiara e più precisa di quei luoghi. La Capanna di Marcone. Foto avv. Giuseppe Ungania, tratta dal libro “l’Ultimo Mugello 1900/1920” (Anno 1910 ca.). La prima donna seduta a sinistra è la signora Caterina Babbini moglie dell’avv. Ungania. Una gita nel 1926 ca. alla Capanna di Marcone dei soci, atleti e componenti del Club Ciclo Appenninico 1907 di Borgo San Lorenzo con la loro Fanfara Musicale. Il convivio di solidarietà il 15 agosto 2015 davanti alla Capanna di Marcone (Foto Paolo Giovannini)

 

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Commenti 4
  • Antonio

    nell'immagine della Capanna di Marcone ho riconosciuto mio bisnonno Giulio con il bombardino. Grandissimo!

    rispondi a Antonio
    ven 21 agosto 2015 08:49
  • Gianni

    Caro Giovannini, possibile conoscere un po di storia della fonte. Ha sempre gettato cos forte? Da quando esiste? Mi scusi di questa mia richiesta ed abbia i migliori saluti, da un lettore che la legge da tanti anni.

    rispondi a Gianni
    gio 20 agosto 2015 10:30
  • teresa

    Belle come sempre le immagini d'epoca, gradevole l'articolo e commovente il ricordo di quel bambino.

    rispondi a teresa
    gio 20 agosto 2015 08:56
  • alfredo

    QUANTE PICCOLE STORIE ANCHE SULLA COLLA, BELLO DAVVERO, COMMOVENTE IL RICORDO DI QUEL RAGAZZINO. GRAZIE

    rispondi a alfredo
    gio 20 agosto 2015 07:38