
Nei giorni scorsi la questione era stata sollevata dai lettori di OK!Mugello, che lamentavano criticità nei rapporti con i medici di famiglia e nell'efficienza nel seguire la terapia (clicca qui). Ora la Asl replica e spiega che, in realtà, si tratterebbe di un tentativo di semplificazione volto a coinvolgere direttamente i medici di famiglia per cercare una maggiore efficienza. Ecco di seguito la nota della Asl, vedremo nelle prossime settimane e nei prossimi mesi se si arriverà davvero ad una semplificazione e ad una maggiore efficienza (una volta che il sistema sarà rodato). Ma ecco la nota Asl:
Firenze – Dopo la chiusura lo scorso anno dell’ambulatorio per il monitoraggio della terapia anticoagulante orale (TAO) dell’ospedale di Santa Maria Annunziata, l’Azienda prosegue il percorso di riorganizzazione dell’attività di monitoraggio dei pazienti in terapia, con la chiusura dell’ambulatorio dell’ospedale del Mugello. La sospensione dal 1° luglio dell’attività, rientra in un percorso di nuova gestione che coinvolge direttamente il medico di medicina generale come dovunque in Italia sta accadendo sempre più frequentemente e come previsto dalla giunta regionale in Toscana (con DGRT n. 46 del 2008). Con il medico di famiglia, figura di riferimento in questo nuovo percorso che mira a migliorare la gestione della terapia anticoagulante, la presenza dell’ambulatorio all’interno all’ospedale è quindi diventata superflua. Sempre attivo rimane, invece, all’interno dell’ospedale del Mugello, l’ambulatorio TAO di secondo livello per la gestione dei casi più complessi. L’accesso è attivabile dal medico curante e viene gestito su appuntamento, a seconda della problematica o dal medico di laboratorio analisi o dal medico internista o dal cardiologo. Il paziente oggi può ritirare il referto dell’INR - il calcolo che viene utilizzato nel monitoraggio dei pazienti in terapia con i farmaci anticoagulanti orali – già nella mattina in cui è stato effettuato il prelievo presso il proprio distretto e contemporaneamente riceverlo tramite SMS direttamente sul proprio cellulare o farlo ritirare da persona da lui autorizzata. A questo punto il coinvolgimento del medico curante diventa indispensabile perché è a lui che dovrà essere comunicato il risultato e sarà sempre lui a individuare i modi ed i tempi più idonei per formulare la prescrizione del calendario terapeutico. Il personale dirigente del laboratorio di analisi dove il paziente effettua il prelievo, continuerà comunque a comunicare direttamente al medico curante e al paziente i valori che risultino fuori norma perché la presa in carico possa essere tempestiva. Il nuovo modello organizzativo interesserà progressivamente anche gli altri ambulatori presenti sul territorio dell’area fiorentina per uniformare l’organizzazione dell’Ausl Toscana centro.