Fase 2: sport all'aperto, distanziamento sociale e autobus a regime ridotto. Ecco come riapriremo © Ed Yourdon
Come riaprirà l'Italia della post emergenza Covid? Come dovranno cambiare le nostre abitudini (già profondamente sconvolte)? E cosa prevederà il nuovo decreto del presidente del consiglio Conte (l'attuale impone il lockdown fino al 3 maggio)? Domande alle quali è difficile rispondere vista la caoticità del momento. Se poi ci si mettono anche le Regioni che vogliono fare di testa loro, non si fa altro che aggiungere confusione alla confusione.
Non prima della prossima settimana il presidente Giuseppe Conte comunicherà le regole delle cosiddetta 'fase 2'. Molti quotidiani da almeno 10 giorni rivelano cosa potrebbe essere contenuto nel nuovo decreto. Tutti concordano sul fatto che saremo più liberi di uscire ma, sempre, con autocertificazione che attesti le motivazioni della nostra presenza fuori dalle mura di casa. E ovviamente sarà obbligatorio indossare mascherine e guanti. Proprio oggi parte l'obbligatorietà per tutti, in Toscana, di poter uscire tassativamente con la mascherina.
Le uniche industrie strategiche del nostro Paese (cioè moda e automotive) dovrebbero riaprire, a meno che non lo abbiano già fatto. Le misure di sicurezza saranno un obbligo così come la presenza di un medico nelle fabbriche più grandi.
Sport all'aria aperta
Forse il nuovo decreto accontenterà i runner. La 'corsetta' si tornerà a fare ma in solitaria e con autocertificazione.
I mezzi pubblici
Utilizzo di tramvia e autobus sarà ridotto a poche persone: gli spazi chiusi sono il luogo principale di trasmissione del Coronavirus. Il sindaco Nardella in un'intervista a la Nazione ha chiesto che: "Regione e Fs di rimodulino e rafforzino i treni regionali. E non sfugge che il nuovo gestore del trasporto pubblico locale dovrà modificare radicalmente i piani in accordo con Regione e Comuni per adeguarsi a tutta la fase due". Il rischio è che tutto il lavoro fatto negli ultimi 10 anni a Firenze per implementare l'uso dei mezzi pubblici (investimenti da miliardi di euro) sia vanificato. Molti lavoratori ricorreranno all'auto privata.
Distanziamento sociale d'obbligo
Saremo più liberi di uscire, certamente, ma il distanziamento sociale di oltre un metro e il divieto di assembramenti ci accompagneranno almeno fino a settembre (secondo le ipotesi migliori).
Bar e ristoranti
Molti ipotizzano che a fine maggio ci sarà una riapertura di bar e ristoranti. Ma come avverrà? In molti locali non potranno essere presenti più di due persone alla volta considerando la dimensione media dei bar. I ristoranti torneranno a lavorare ma non saranno occupati dalle tavolate del sabato sera o dei pranzi domenicali. La loro attività sarà limitata a preparare pasti frugali (e solitari) dei lavoratori.
Molti ristoratori non condividono la scelta. I toscani chiedono infatti di poter riaprire solo quando potranno ritornare a pieno regime: il gioco del resto non varrebbe la candela.


