OK!Firenze

Rapporto - Violenza di genere in Toscana - Sono 132 negli ultimi 16 anni i femminicidi nella regione

Edizione numero quindici del rapporto

  • 144
violenza sulle donne violenza sulle donne © violenzA DONNE
Font +:
Stampa Commenta

l quindicesimo rapporto sulla violenza di genere in Toscana del 2022, presentato dall'Osservatorio sociale regionale, mostra dati allarmanti: 5 femminicidi nell'anno, portando il totale degli ultimi 16 anni a 132, oltre 2.100 accessi in codice rosa nei pronto soccorso per maltrattamenti, e più di tremila donne che hanno cercato aiuto nei centri antiviolenza. Questi dati sono stati raccolti e analizzati dai Centri Antiviolenza, che offrono accoglienza e supporto psicologico e legale alle donne vittime e ai loro figli. In Toscana, ci sono 25 di questi centri, con 102 punti di accesso distribuiti nella regione.

Nel 2022, 3.232 donne hanno iniziato il loro percorso di uscita dalla violenza, la maggior parte italiane e di età tra i 30 ei 49 anni. Le Case rifugio, 23 in Toscana, offrono un rifugio sicuro per le donne ei loro figli, con il supporto di personale specializzato. Nel 2022, hanno ospitato 109 donne e 92 bambini. I centri per uomini autori di violenza hanno registrato 280 accessi nel 2022. L'obiettivo principale di questi centri è interrompere la violenza e costruire alternative ad essa. Il Centro regionale di documentazione per l'infanzia e l'adolescenza monitora i dati su bambini e ragazzi vittime di violenza.

Nel 2022, 4.462 minori sono stati vittime di maltrattamenti. La Rete regionale Codice Rosa definisce le modalità di accesso e il percorso socio-sanitario per le donne vittime di violenza. Nel 2022, i pronto soccorso in Toscana hanno registrato 2.138 accessi in Codice Rosa. I Consultori hanno assistito 810 persone per casi di abuso e maltrattamento nel 2022, con una prevalenza di maltrattamenti fisici. Il rapporto include anche esperienze di prevenzione e empowerment femminile, sottolineando l'importanza della lotta contro gli stereotipi di genere e il reinserimento lavorativo delle donne vittime di violenza.

Lascia un commento
stai rispondendo a