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Tramvia: "Non abbattete quei 1.100 grandi alberi" nuovo appello a Funaro

Arriva da Lipu e col caldo di questi giorni fa ancora più effetto. "I nuovi alberi avranno effetti anche 100 volte inferiore, più verde e meno asfalto".

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Viale Giovine Italia Viale Giovine Italia © street view
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Torna a incendiarsi, e col caldo di questi giorni la parola è quanto mai azzeccata, il dibattito sugli alberi che saranno tagliati per far posto ai binari delle  future  linee della tramvia, a partire da quella per Bagno a Ripoli.
Questa volta ad appellarsi all'amministrazione comunale è la Lipu, con la delegata della sezione fiorentina Daniela Burrini, a farsi sentire.

"L’estate feroce riscalda l’asfalto e rimbalza sui muri, le persone camminano cercando l’ombra di case e alberi che costeggiano le strade. Pensare che più di mille grandi bagolari e tigli dei viali di circonvallazione sarà presto abbattuto per far passare la tramvia sconforta", commenta Burrini.

"Durante le ondate di calore sarà netta la perdita del miglioramento del microclima a dovuto all’ ombra e umidità e in conseguenza anche dei benefici per la salute psico-fisica di tutti i cittadini cittadini e soprattutto di chi abita o lavora nei tratti interessati dai tagli.
Il valore degli alberi per la qualità della vita è oggi concetto acquisito e fatto proprio da molti",
aggiunge.

Palazzo Vecchio ha replicato nel tempo, di fronte alle proteste arrivate anche da altre associazioni e gruppi di fiorentini, che ne saranno piantati "molti di più".
Alberi che, notano però le associazioni, sono spesso molto piccoli: l'effetto ombra è infinitamente minore, al fatto che parecchi nuovi alberi muoiono nel giro di poco tempo.

"La compensazione sui numeri non risolve sia perché gli alberi giovani offrono benefici 10-100 volte inferiori rispetto a quelli maturi, quindi occorreranno decenni per avere le stesse prestazioni, sia perché non sono messi a dimora nella stessa zona ma in gran parte, in questo caso, addirittura fuori Comune", la replica della Lipu all'amministrazione.

L'associazione chiede "azioni efficaci contro il caldo e conservare ed aumentare le aree verdi urbane" come "uno dei modi migliori per avere benefici a lungo termine utili per affrontare la sfida climatica".

La Lipu ha di recente inoltre fatto appello all’Anci, l'associazione nazionale dei comuni, chiedendo di intervenire sui Comuni per sollecitare "un cambio di strada in tema di gestione del verde urbano ad oggi condotta in gran parte in violazione delle norme e in modo gravemente improprio, con danni alla biodiversità e in special modo alla riproduzione degli uccelli". Richiama anche "le scelte urbanistiche discutibili che non includono la biodiversità nella pianificazione".

In tema di forestazione urbana, tema di cui si parla molto, la Lipu sottolinea che "per prima cosa significa conservare quello che c’è e aumentare gli spazi verdi intesi come aree di alberi, arbusti e siepi e non solo filari lungo le strade. Firenze con le nuove linee di tramvia continua a non tenerne conto".

Infine, "se non è possibile tornare indietro sul tracciato e le scelte tecniche allora - chiede sempre la Lipu - sarebbe bene un atto di coraggio e che le compensazioni fossero contigue anche immaginando di togliere l’asfalto e piantare alberi e arbusti in strade limitrofe rendendole pedonali con una diversa distribuzione del traffico viario. Una città più sostenibile capace di resistere alle ondate di calore sempre più intense e frequenti richiede di diminuire le superfici costruite e dare spazio al verde urbano e alla biodiversità dove specie diverse di piante e animali, insetti, farfalle, uccelli e altri animali, sanno riprendersi i luoghi appena un po' rinaturalizzati".

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