“Dulcis infundo”, è proprio il caso di dire, quando in una piazza Giotto stracolma sale sul palco di Etnica Queen Omega una delle voci più originali della scena mondiale.
È “velluto e carta vetrata” (per parafrasare il titolo di un Lp di Dori Ghezzi degli anni 80) e tanta, anzi tantissima forza, nella voce e nel tenere il palco ed il pubblico.
Anche chi non la conosceva dopo due canzoni è già innamorato di lei, e lo dimostra saltando, ballando ed applaudendo fino a farsi male alle mani, regalando all’artista di Trinidad l’immagine di una piazza che, più che un luogo, sembra un enorme abbraccio collettivo.
Non sorprende che abbia accumulato oltre 120 milioni di stream su tutti i social media, la Omega è forza, è quell’energia dirompente che esplode in scena, una tempesta, meglio uno tsunami di note, di melodia e di una simpatia genuina che rapisce anche chi l’ascolta per la prima volta.
Tutti i pezzi sono validissimi sia quelli prettamente reggae che quelli new roots, e riddim dancehall molti contenuti nel suo album “Freedom Legacy” (Amazon CD audio 22,03€), e quando intona “No love" (Vogliamo più amore, Dobbiamo mostrare amore, La regina Omega disse: "Mostra amore", Sì Alcuni di loro non hanno amore (nessun amore) Nessun amore (nessun amore), nessun amore nel loro cuore) tratto dall’album “Sound Killer Riddim”, in piazza è magia pura, ed il pubblico regala a Queen un coro talmente riuscito che sembrava provato prima, a dimostrazione della perfetta sinergia tra artista e pubblico legati da qualcosa di superiore.
Tra gli applausi e le richieste (e le concessioni) di Bis si è conclusa, come meglio non avrebbe potuto l’edizione di Etnica 2024 che ogni anno riesce a portare a Vicchio artisti straordinari e che, questa edizione e soprattutto con questo ultimo concerto ha veramente superato ogni aspettativa.