
Vie e piazze completamente tappezzate con tantissime bandiere col tricolore. Tutto è pronto per accogliere le centinaia e centinaia di penne nere che si ritroveranno sabato e domenica prossimi a Borgo San Lorenzo. Il comune mugellano ospiterà infatti il raduno sezionale e il 90° anniversario della costituzione della sezione Alpini di Firenze.
Due giorni intensi, in cui le camicie a scacchi ed i berretti degli alpini invaderanno ogni angolo di Borgo San Lorenzo mischiandosi al tricolore, con sfilate degli alpini per le vie del paese, e l’esibizione della Fanfara di Bassano del Grappa e della Vicchio Folk Band. E nell’occasione sarà apposta una targa in onore degli alpini sulla passerella in legno al Foro Boario.
“Penne nere e tricolore invaderanno gioiosamente per due giorni la nostra città, e saranno due giorni di festa - dichiara il sindaco Giovanni Bettarini -. Nell’occasione inaugureremo ufficialmente la passerella sul torrente Le Cale intitolandola proprio agli alpini”.
Ma intanto, proprio sulla questione delle bandierine, ecco lettera che riceviamo e pubblichiamo da un nostro lettore:
La Bandiera Italiana non è pertinente.
Domenica 19 giugno u.s. si è visto un vero bagno di folla attorno ai tanti figuranti del '900 in fiera. La manifestazione è stata un successo come lo erano state le precedenti. Ma un "bastian contrario" come il sottoscritto ha trovato da ridire qualcosa anche su questa...
Nella settimana precedente la domenica in oggetto avevo osservato gli alpini borghigiani infiocchettare tutta la cittadina di bandierine tricolori (quelli italiani: bianco, rosso, verde), in preparazione della loro festa del 26 giugno; poi, sabato 18, passando per il Corso, quello più centrale, ho notato tre operai intenti ad eseguire una inspiegabile, almeno per me, operazione: uno di loro era alla guida di un automezzo con cestello, un secondo sul cestello stesso a staccare le bandierine e il terzo a raccattarle da terra e riporle sul piano dell'automezzo. In poco più di un'ora il tratto del Corso tra via Bandini e il Piazzale Curtatone e Montanara, unitamente a via Mazzini, piazza dell'Orologio e forse qualche altra strada centrale era stato spogliato del tricolore nazionale.
Agli autori della "bravata" ho chiesto il motivo di tale operazione e ho ricevuto la strabiliante risposta: le bandierine non erano pertinenti alla Festa del '900 in fiera! Ma come, ho risposto, in questo 150° anniversario dell'Unità d'Italia le bandiere tricolori italiane si sono sprecate in ogni occasione, sono state tollerate perfino dai seguaci più intransigenti di Alberto da Giussano, e non sono pertinenti ad una festa paesana?
E' intervenuto un passante a spiegarmi che le bandierine erano di plastica, e quindi troppo moderne. Al limite, se erano di stoffa e con lo stemma sabaudo al centro, forse sarebbero state tollerate... E mi sono chiesto allora: perché in questa occasione non andare nelle cantine di Villa Pecori a tirar fuori il busto di Umberto I° e rimetterlo dov'era una volta, nell'attuale Piazza Gramsci dove il giorno seguente sarebbero state in mostra le auto d'epoca (molte delle quali con rifiniture in plastica)?; e perché non coprire le targhe del Corso intitolate a Giacomo Matteotti con quelle intitolate a Vittorio Emanuele II°? e perché....
Ma tutto questo era ininfluente per la festa, non quella fila di bandierine tricolori.
lanfranco villani@hotmail.it