Il conto deposito è un prodotto bancario che si sta diffondendo sempre di più poiché è considerato uno strumento di risparmio e investimento che può mitigare gli effetti negativi dell’inflazione.
Rispetto al conto corrente, altro prodotto bancario sicuramente interessante, il conto deposito ha caratteristiche diverse proprio perché diverse sono le sue finalità.
La principale caratteristica di un conto deposito è che sulle somme depositate viene applicato un tasso di interesse attivo più o meno elevato, cosa che invece di norma non è prevista su un conto corrente.
L’operatività di un conto deposito è molto limitata in quanto le uniche operazioni previste sono i versamenti e i prelievi di denaro.
Vale la pena sottolineare che per un conto deposito non è previsto il cosiddetto “scoperto di conto”; in altri termini, il suo saldo non potrà mai essere negativo.
Conto deposito: le tipologie
Esistono varie tipologie di conto deposito; quelle principali sono due: non vincolato e vincolato. Alcuni istituti di credito propongono anche un conto misto, vale a dire un conto corrente nel quale è possibile vincolare una parte delle somme depositate; su queste sarà applicato il tasso di interesse attivo previsto.
Il conto deposito non vincolato prevede che le somme depositate siano sempre disponibili per il cliente, che potrà movimentarle come ritiene più opportuno.
Il conto deposito vincolato è un prodotto meno flessibile del precedente poiché prevede che le somme depositate non possano essere movimentate prima di una determinata scadenza. Il periodo di vincolo può essere più o meno lungo ed è specificato sul contratto; di solito vengono proposti periodi quali 6, 12, 24 e 36 mesi; terminati i quali le somme tornano nella totale disponibilità del cliente.
Interessi, ritenuta fiscale e imposta di bollo
Come detto, il conto deposito si caratterizza per il riconoscimento di un tasso di interesse attivo. Il tasso di interesse attivo risulta di solito più elevato nel caso dei conti vincolati, in quanto viene “premiata” la minore flessibilità sul prelievo.
Sugli interessi maturati sui conti deposito, viene applicata una ritenuta fiscale del 26%. Se gli interessi lordi maturati ammontano, per esempio, a 1.000 euro, la somma netta che spetta al depositante sarà di 740 euro (1.000-260).
Sui conti deposito, come del resto sui conti correnti, è prevista anche un’imposta di bollo. Questa è sempre dovuta dal cliente e viene calcolata in misura proporzionale pari allo 0,2% (2 per mille) della giacenza disponibile sul conto deposito. Esiste un tetto massimo di applicazione sui soggetti diversi dalle persone fisiche (14.000 euro), mentre non è previsto alcun limite per le persone fisiche.
Apertura di un conto deposito
Aprire un conto deposito è una procedura molto semplice e può essere eseguita completamente attraverso un canale digitale.
I requisiti principali per l’apertura di un conto deposito sono tre: essere maggiorenni, avere la residenza italiana ed essere titolari di un conto corrente (che fungerà da conto di appoggio).
Una volta scelto il prodotto desiderato, si dovranno produrre i seguenti documenti e informazioni: carta d’identità o passaporto, tessera sanitaria (che riporta il codice fiscale), IBAN del conto di appoggio. Per la finalizzazione della procedura sarà necessario firmare il contratto; nel caso di apertura online è possibile farlo tramite firma digitale.