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Un italiano in Georgia a produrre vino del Caucaso

Percorso inverso, rispetto ai molti cittadini dell’est, che si trasferiscono in Italia.

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Montagne del Caucaso Montagne del Caucaso © marek piwnicki
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La nostra lettrice Natia, di origine Georgiana, ci racconta la storia di un italiano che ha deciso di scommettere sulla bellissima terra del Caucaso per vincere una scommessa, produrre un ottimo vino. Si chiama Federico Dolfi, l'imprenditore che ha fatto il percorso inverso e che da anni si è trasferito nella Georgia, stato indipendente dell’ex Unione sovietica. Natia incontra il neo viticoltre in un bar della prima periferia cittadina, in quanto essendo rientrato in Italia per fare visita ai parenti. 

Buonasera, quale è la sua storia? E in particolare cosa è che l’ha portata a vivere in Georgia?
Sono nato e vissuto a Pistoia, dove mi sono diplomato geometra e dove ho lavorato per una vita come libero professionista. Ho compiuto sessantasette anni, e vivo da circa due anni a Kakheti, nella città di Marika (moglie georgiana),  insieme ai miei anziani genitori (mio padre è deceduto l’anno passato). La decisione di vivere qua è giunta dopo un viaggio che ho fatto nel 2018, e che mi ha permesso di  capire come qui avrei potuto iniziare un’attività nel settore agricolo e in particolare vitivinicolo. La terra dove ho scelto di vivere è infatti nota per i suoi vini pregiati, che purtroppo non sono ancora troppo conosciuti in Italia.  

Ora l’attività come procede? 
La vigna che ho impiantato è riuscita più che bene. L’unico problema è che il mio prodotto non è ancora conosciuto perché qui difetta ancora l’organizzazione commerciale e i prodotti che vengono esportati sono quelli prodotti dalle aziende più grandi. La mia prossima mossa sarà certamente quella di concentrarmi sulla programmazione delle vendite. Certo, sapendo che oggi la mia intervista va su un giornale toscano, molti diranno che come i vini di questa regione non ce ne sono. Anche io amo i vini della toscana, così come quelli di molte altre regioni italiane, ma vi invito anche a gustare il vino della Georgia. Questo prodotto, che raggiunge i 14 gradi, assomiglia molto al vino toscano, e in più ha il sapore di “qvevri", che sono i contenitori di terracotta dove il vino viene conservato. Se dovessi consigliare qualche etichetta in particolare, suggerirei il “Saperavi”, che ricorda il gusto del Sangiovese, mentre per il bianco, proporrei il ”kisi”. 

Qualche consiglio per dei piatti o prodotti georgiani che apprezzi particolarmente.
Come piatto che segnalo il “Khinkali”, che è costituito da un involtino di pasta ripiena di diversi tipi di carne trita e spezie, spesso condito con pepe nero sulla superficie. Mentre anche se non mi piace la Chacha, che è una bevanda che i georgiani adorano- assomiglia alla grappa.

Della bistecca che ne dici ?
(…ride…) No, su questa preferisco non esprimermi. Come la “fiorentina” non esiste carne al mondo!

Quale è la città che preferisci in Georgia?
Come sai vivo a kakheti e non è un caso. È una città che si trova proprio sotto il Caucaso e i tramonti che si vedono qua, non credo che esistano da altre parti. Un altro posto molto bello è Batumi sul Mar Nero, che ha delle splendide spiagge, e posso ricordare anche Bakuriani dove si scia e dove posso tirare fuori il mio vecchio titolo di maestro di sci. Purtroppo, in questo periodo non posso muovermi molto a causa dell’età di mia madre, e che non voglio lasciare sola. 

Cosa manca a un italiano che vive in Georgia?
A un giovane possono mancare i locali e le discoteche, che si trovano solo nelle grandi città come Tblisi o Batumi, per chi è più adulto non so immaginare cosa può mancare. A meno che a qualcuno non piaccia  il traffico della auto e l’aria cattiva.

E come alimentazione?
Beh, in casa mia la cucina è quella italiana, quindi non ho questo problema. Per completezza segnalo però che da queste parti non c’è una grande scelta dei prodotti marini, se a uno piace il pesce, però posso consigliare la trota che si trova nei fiumi georgiani, e che non ha concorrenza.

E il Clima?
Diciamo che dove abito io il clima è condizionato in parte dal Caucaso, ma se dovessi fare un paragone, più generale direi il clima georgiano ricorda quello dell’Emilia-Romagna.

Articolo scritto da: Natia Zazashvili

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