Un nuovo racconto della mountain bike su OK!Mugello © n.c.
Nuovo contributo del nostro valido collaboratore Guglielmo Braccesi, e un'altra avventura in Mountain Bike.
Capitano, hai deciso il giro per domani?? Ti aspettiamo a Sagginale o veniamo verso Borgo?? Aspettateci, tuonò dall'alto del suo metro e novanta, veniamo noi. Iniziò così, in un sabato pomeriggio la saga del gruppo di biker di Mugello Toscana Bike, rappresentati dai Gruppi di Quelli di Sagginale, di Quelli della Domenica è dell'unico pervenuto di Quelli del Sabato. Dopo una nottata di pioggia battente e di vento impetuoso, la scelta del percorso era affar serio, le condizioni del terreno sarebbero state quasi ovunque proibitive, ma il nostro capitano, vecchia volpe a pedali, non si lasciò sorprendere da incertezze o sbavature nella scelta della strada da seguire, conducendo il gruppo su quelle che per la giornata odierna, sarebbero stati i più scorrevoli sentieri. Alla partenza Lorenzo si presentò con un voluminoso zaino, ben farcito di ciò che ognuno di noi ben sperava, forse l'unica cosa che avesse preparato a dovere la sera prima e sicuramente meglio di come avesse preparato la bicicletta, tanto da riuscire a perdere, si avete letto bene, perdere la ruota posteriore dopo meno di 3 km. La fortuna volle che, nell'usciere dalla sede, la ruota s'incastrasse nel telaio, bloccandosi, ma non saltando via del tutto, altrimenti una rovinosa caduta avrebbe fatto da condimento al racconto. In cuor nostro nessuno si preoccupò del povero Lorenzo, ma ognuno rivolse lo sguardo allo zaino, ognuno nella incondizionata speranza che niente al suo interno si fosse danneggiato. L'anomalo caldo di metà gennaio ci fece sudare a più non posso, su per ogni salita che il capitano ci sottopose, mentre nessuna discesa riuscì a freddarci. A Corella, finalmente, il contenuto dello zaino fu spartito equamente fra tutti, festeggiando con panettone e spumante, il nuovo anno ciclistico. Qualcuno abusò della distrazione del capitano per farcire le tasche della sua tuta con residui di panettone, uvetta e canditi, oltre a riuscire ad incastrarci un bicchiere con un po' di spumante. Guardato male da qualcun altro, si giustificò dicendo che se gli fosse presa fame strada facendo... Il povero capitano, ignaro dell'accaduto e prodigo di buona fede, ripartì con quel simpatico contenuto al seguito, fino a che un sobbalzo, fece volar via il bicchiere. Il resto restò saldamente zappato nelle tasche fino al rientro. Arrivati a Maioli, dopo il nostro lungo peregrinare appenninico, io ed Andrea salutammo gli altri, per riprendere a salire verso il crinale, mentre il resto del gruppo, canditi compresi, tornò verso valle. Buona domenica a tutti.