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Un romanzo del mugellano Renzo Bartoloni

Con uno stile elegante, dove nulla è lasciato al caso, ci catapulta nella vita di un personaggio che non conosce se stesso.

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Il frontespizio del libro di Renzo Bartoloni  Il frontespizio del libro di Renzo Bartoloni  © AG
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Fra i tanti libri che ci giungono sul nostro tavolo, l’ultimo in ordine di tempo, che ci ha alquanto sorpresi poiché non sapevamo di questa passione letteraria, è quello dell’amico Renzo Bartoloni. Brevemente per ricordare che Renzo, nato nel 1947, da una antica ed onesta famiglia di coltivatori in quel di Battiloro, ha passato gran parte della sua vita viaggiando in tre continenti, vive con la sua bella famiglia nella campagna mugellana (sotto Santa Maria a Pulicciano-ndr), dove ogni giorno lavora alla scrittura di noir psicologici con il comune tema dell’esplorazione del tempo, della realtà e della suggestione. “Ti scrivo, amore, dalla casa degli incubi” è la sua prima pubblicazione per Porto Seguro Ediutore.

Ecco dunque  la sua anamèsi di questa sua prima opera: “ - La mia memoria era evaporata un giorno che non ricordo. Non so come fosse accaduto: forse per colpa di un fatto traumatico grave, una caduta o la scoperta del cadavere di un famigliare nella vasca da bagno. Il passato non mi mancava, credo ancora che si perdano solo le cose che si spera di non ritrovare- ”.Comincia così il romanzo di Renzo Bartoloni, catapultandoci fin da subito nella mente e nei pensieri di un protagonista di cui non sappiamo nulla: non ne conosciamo il nome, né l’età, ma fin dalle prime righe del romanzo entriamo nei suoi pensieri più profondi. Dopotutto, quello che abbiamo tra le mani è un noir psicologico, dove al centro della scena non sta tanto un personaggio, quanto le sue suggestioni, i suoi pensieri, i suoi incubi.Narrato in prima persona, questo romanzo ci permette fin da subito di immedesimarci con il protagonista, ma ci costringe anche a prendere le distanze da quello che ci racconta, a metterlo in dubbio. Quanto è affidabile, dopotutto, un narratore come il nostro, che fin dall’inizio del romanzo ci dice di aver perso la memoria? Quanto possiamo credere a ciò che ci racconta, se molto spesso è lui stesso a dubitarne? È molto sottile, in questo romanzo, la linea fra realtà e immaginazione, tra ciò che succede davvero e ciò che è un incubo, e i mezzi che abbiamo per distinguere i due mondi sono limitatissimi. 

È proprio questo il bello della prosa di Bartoloni: con uno stile elegante, dove nulla è lasciato al caso, ci catapulta nella vita di un personaggio che non conosce se stesso e ci dà il piacere di accompagnarlo alla scoperta della sua vera identità. 

È infatti una vita con pochissime certezze, quella del nostro protagonista: l’ex cinema Eden, ormai chiuso, il suo passato da musicista e una casa, la sua, al numero 87. Un edificio che di casa, in realtà, ha poco e niente, al quale riesce a tornare solo grazie ai suoi biglietti da visita. Ma soprattutto, un’accusa che gli viene rivolta da un estraneo già dal primo capitolo: «Assassino!». Tra le poche certezze, però, ce n’è una della quale il protagonista è certo: lui non è un assassino. 

A partire da queste poche certezze, però, pian piano il passato del protagonista viene ricostruito. Sarà il suo amico Zwill ad aiutarlo a rimettere al loro posto i tasselli che compongono il puzzle della sua vita: preciso, pratico e razionale, sembra quasi un suo doppelgänger, il suo opposto, la sua immagine specchiata, e avrà un ruolo fondamentale nella risoluzione della vicenda. Ma soprattutto ci aiuterà, sia a noi che al protagonista, a smascherare una serie di illusioni e autoinganni che ci siamo portati dietro fin dalle prime pagine del libro.

Ma forse su una cosa il nostro personaggio aveva ragione fin dall’inizio: «Cosa se ne fa uno della memoria? Chi non ce l’ha vive meglio». Era davvero necessario, per lui, scoprire la verità sul suo passato? Riacquisire la tanto desiderata memoria?

Un romanzo coinvolgente, suggestivo e avvincente che ci tiene col fiato sospeso, capace di farci entrare in una storia a metà tra realtà e immaginazione. Ricordiamo che il libro è disponibile in libreria e su Amazon, mentre il prossimo venerdi 4 maggio 2023, l’autore sarà presente alla presentazione del libro a Firenze, presso il Caffè degli Artigiani, Via dello Sprone 16r. Tutti gli amici sono gentilmente invitati

 

 

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