
Il prossimo martedì 15 aprile ricorrerà l’anniversario dell’uccisione del filosofo Giovanni Gentile, avvenuta nel 1944 in via del Salviatino per mano dei Gap.
"Dopo l’emissione del francobollo celebrativo, ritengo doveroso onorare la memoria di colui che fu tra i massimi esponenti del neoidealismo e dell’idealismo italiano, figura centrale nella cultura del Novecento, cofondatore dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana e promotore, da Ministro della Pubblica Istruzione, della storica riforma del 1923 che porta il suo nome.
È nel luogo stesso in cui trovò la morte – recentemente oggetto di interventi di riqualificazione e di nuova viabilità – che propongo di intitolare la nuova rotonda, attualmente priva di toponimo e situata all’intersezione tra viale A. Righi e via Lungo l’Affrico, a Giovanni
Gentile.
Un gesto simbolico e concreto per restituire alla città un segno di memoria storica e riconoscimento culturale." chiede Alessandro Draghi.
“Una brutta provocazione quella portata avanti dal consigliere Draghi che chiede l’intitolazione di una rotonda a Giovanni Gentile a dieci giorni dalla Liberazione del nostro Paese dal regime nazifascista. Una proposta – replica il capogruppo PD Luca Milani – che va contro la nostra Costituzione Repubblicana, chiaramente antifascista e figlia della Resistenza e delle forze politiche che ne hanno fatto parte. Vorrei ricordare, inoltre, al consigliere Draghi che già nel 2009 il Consiglio comunale votò la revoca della delibera del 19 giugno 1923 che attribuiva la cittadinanza onoraria della città di Firenze a Benito Mussolini.
Adesso Draghi provoca su Gentile? Una proposta vergognosa che non merita di essere discussa. Un atto che giudico provocatorio e pericoloso che contrastiamo – conclude il capogruppo PD Luca Milani – e che rispediamo al mittente”.
Cita i martiri del Campo di Marte presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi in risposta al consigliere di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi.
“Ottorino Quiti, Antonio Raddi, Adriano Santoni, Guido Targetti e Leandro Corona, i cinque ragazzi che il 22 marzo del 1944 furono fucilati dai fascisti a Campo di Marte sotto la tribuna dello Stadio perché rifiutatisi di arruolarsi nella Repubblica di Salò.
A loro andrebbe intitolata la nuova rotonda al Salviatino.
Il consigliere Draghi, che in 11 anni che faccio il presidente del Q2 non ho mai visto alla commemorazione per quella odiosa strage (né lui né altri del suo partito e della sua parte politica), ritiri la proposta di intitolare a Giovanni Gentile la rotonda e ne presenti un’altra perché quel luogo ricordi quei ragazzi.
Chiunque fosse dalla parte di chi emise quella condanna e l’esecuzione, Mario Carità, comandante della milizia fascista di Firenze, per quanti titoli accademici potesse vantare, non merita alcuno spazio nella città di Firenze, Medaglia d’Oro per la Resistenza”.
“Apprendo che il Consigliere e Vicepresidente del Consiglio Comunale Alessandro Draghi abbia avanzato la proposta dell'intitolazione di un luogo toponomastico a Giovanni Gentile, unanimemente riconosciuto quale ideologo del fascismo assieme a Mussolini. Credo che quella del Consigliere Draghi sia una provocazione grave ed inaccettabile, per di più a 10 giorni dall’80esimo anniversario della Liberazione del nostro Paese dal regime nazifascista! dichiara Vincenzo Pizzolo consigliere comunale di AVS Ecolò e Vicepresidente del Consiglio.
“Preoccupa e spaventa come gli esponenti di Fratelli d’Italia, anche al Governo del Paese, perseguano queste proposte incompatibili con la storia della nostra città, del nostro Paese ma soprattutto della nostra Costituzione Repubblicana, chiaramente antifascista e figlia della Resistenza e delle forze politiche che ne hanno fatto parte. Firenze non ha spazio per il revisionismo storico né ora, né mai. Nessun luogo verrà mai intitolato a chi è stato protagonista della pagina più buia del nostro Paese. Draghi e Fratelli d’Italia se ne facciano una ragione” conclude il Vice Presidente del Consiglio Comunale di Firenze.
No anche da parte di Dmijtri Palagi di Spc. "Nessun luogo intitolato a Giovanni Gentile, soprattutto sul territorio comunale di Firenze. Questa deve essere la posizione del Comune, secondo noi. La proporremo al Consiglio, con una mozione.
In occasione dell'anniversario della morte dell'intellettuale fascista il Consigliere Draghi, di Fratelli d'Italia, propone di dedicargli la rotonda tra viale Righi e via Lungo l'Affrico. Purtroppo non è una provocazione, come dimostra anche l'uso dei francobolli da parte di questo Governo, per far passare pezzi di immaginario dell'estrema destra italiana, condivisi anche con le parti eversive di quella galassia. Proprio in questi giorni i Comitati Provinciali dell'ANPI della Toscana hanno preso posizione contro la proposta a Massa di intitolare un luogo toponomastico a Giorgio Almirante.
Proporremo in questi anni di consiliatura un lavoro di contrasto puntuale della strategia di questa pericolosa classe dirigente che governa a livello nazionale, con insufficiente attenzione da parte di larga parte del centrosinistra. Per questo abbiamo chiesto e ottenuto che l'antifascismo fosse aggiunto alle linee programmatiche della Sindaca.
In queste ore presenteremo una mozione che non nega la complessità delle vicende intellettuali di inizio Novecento italiano, ma rifiuta qualsiasi ambiguità rispetto a un fatto pienamente inseribile nella barbarie in cui ci ha trascinato il fascismo prima e il nazifascismo dopo.
A Fratelli d'Italia piace citare la storia in modo parziale. Sarebbe facile per noi riproporre l'elogio di Gentile a Hitler del 19 marzo 1944, poche settimane prima della morte. Si aprirebbe magari una discussione sulle ragioni di quelle parole, ma lasciamo alla storiografia e alla storia della filosofia il compito di ulteriori approfondimenti. La memoria istituzionale e toponomastica è un fatto politico.
Pensare che Almirante e Gentile si meritino un luogo toponomastico vuol dire riportare all'identità della Repubblica italiana elementi contrari alle ragioni della sua nascita, offendere la Costituzione e chi l'ha scritta. È un atto eversivo e pericoloso, da non sottovalutare". conclude.