Si è svolta questa mattina, sabato 22 aprile 2023, davanti al Palazzo del Podestà, sede della Biblioteca Comunale a Borgo San Lorenzo, una cerimonia in occasione dell’intitolazione di una sala di lettura e di ricerca all’amico carissimo Riccardo Benvenuti, recentemente scomparso, lasciando nel dolore la sua bella famiglia e tutti coloro, tanti, che lo hanno conosciuto e stimato. Vicino ai suoi cari, la moglie e i figli, erano convenuti diversi sindaci del Mugello, personalità del mondo politico, amministrativo, letterario, giornalistico e sportivo, le autorità militari (Carabinieri, Guardia di Finanza Polizia Municipale, Vigili del Fuoco), e fra gli altri Franco Morabito presidente della stampa sportiva della Toscana, l’ex Sottosegretario ai Trasporti Riccardo Nencini, Paolo Poli direttore delegato dell’Autodromo Internazionale del Mugello, dove Riccardo espletata con grande competenza l’addetto stampa e tanti altri.
Dopo il ricordo del sindaco Paolo Omoboni, del vice sindaco Cristina Becchi e quello di Franco Morabito, molto applauditi, la signora Cecilia e il figlio Franceso, ovviamente commossi dalla manifestazione d’affetto ricevuta dalle tante persone presenti (non poteva esser diversamente) hanno ricordato il loro caro con piccole grandi storie del suo vissuto, del suo io interiore, della sua bella personalità di uomo, di padre, di cittadino.
Come fa lo scrivente di queste note a dimenticare il caro Riccardo Benvenuti!
Lo ricordiamo insieme come dirigenti dell’ A.S.Fortis Juventus 1909, collaboratori de La Nazione (Riccardo scriveva sul Corriere Fiorentino all’epoca), sul settimanale "Il Galletto", collaboratori della rivista "Il Mugello" che durò purtroppo solo tre anni, insieme ancora per alcuni anni nella Corale Santa Cecilia, lui come noi, orgogliosamente cristiano e credente, nel comitato con la mamma per l’erezione del monumento alle Vittime Civili, sempre insieme per molti anni, per ragioni giornalistiche in tantissimi eventi e manifestazioni, di ogni tipo e di ogni genere, su e giù per la nostra terra mugellana.
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Era competente, serio, rispettoso, veniva da una famiglia di una onestà e di una rettitudine adamantina, sinceramente democratica (il babbo era a suo tempo assessore), prerogative che ha sempre portato nel cuore e nella coscienza, preservando il tutto nella sua vita, nel lavoro, nella famiglia, negli amici, nella società. Una sala del Palazzo Podestarile fa parte di un antichissimo edificio che dopo otto secoli di storia borghigiana, grazie all’amministrazione comunale, sarà nobilitata del suo nome. Una grande cosa in una tiepida mattinata primaverile nel “cuore” del vecchio e caro Borgo.