Una storia borghigiana: 'Un sacchetto pieno di monete d'oro' © n.c.
Al termine dei lavori di restauri e di recupero dell’antico Palazzo di via Pananti (rione di Santa Lucia), conosciuto a Borgo San Lorenzo come “La Magnolia”, poiché per quasi 80 anni sul retro dell’edificio troneggiava un grande secolare albero di magnolia che fu abbattuto negli anni ’70, ci hanno ricordato di un episodio che avvenne nell’anno 1931, proprio in occasione di similari lavori al palazzo stesso.
Tornando un passo indietro, prima di entrare nel contesto storico, questo antico edificio fu una delle residenze della famiglia Monti (l’altra è in via 11 Settembre, la strada che porta in piazza San Giovanni Bosco), speziali e farmacisti di generazioni (sono gli avi del dott. Luigi Mercatali, titolare di una farmacia che porta ancora la denominazione “Monti”), per passare poi ai Lapi fra ‘600 e metà ‘700, quindi ai Savi (altra famiglia di speziali e farmacisti che avevano l’esercizio nella centrale piazza Cavour), ed infine da oltre un secolo è di proprietà delle famiglie Mazzocchi-Niccolai.
Ebbene nel 1931 fu deciso di restaurare il palazzo per ospitare nei locali al pianoterra la Scuola di Avviamento “G. Lapi” e durante dei lavori per disfare un tratto di sovramattone sotto lo stipite di una finestra cadevano da questa fessura, che si era aperta sul muro, pezzi di mattoni e calcinacci, compreso anche un sacchetto di pelle dalla grossezza di un popone.
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Nessuno se ne accorse, solamente due ragazzini borghigiani Renzo Giovannini (un nostro pro cugino, che morì molto giovane), e Alessandro Gabbrielli, figlio del fioraio di piazza, ricordato come “ i sor a galla”, che giocavano nel cortile sottostante, si impossessarono del contenuto portandolo a casa. Ma un altro muratore, certo Sante Attenzioli, trovò il sacchetto di pelle con tre o quattro antiche monete, ricordandosi dei due ragazzini che erano a frugare nel fra i detriti.
La voce si sparse nel paese, i carabinieri fecero delle indagini, giunsero ad interrogare i ragazzini e dopo due giorni, tutto il contenuto era sul tavolo dei militi dell’arma. Era un piccolo tesoretto; fu chiamato un esperto di numismatica e il risultato fu che nel sacchetto in pelle c’erano circa 90 monete d’oro, parte del XIV e parte del XVII secolo, di notevole valore. Fra le tante c’erano 3 monete di Alessandro Farnese, Duca di Piacenza, 11 monete di Luigi XIV, Re di Francia, una moneta di Giovanni V, Re del Portogallo, una di Filippo V Re di Spagna, una di Cosimo III dè Medici Granduca di Toscana, una moneta di Papa Urbano VIII e una di Papa Innocenzo X, ed ancora tante altre di grande personaggi dell’epoca. Perché quel sacchetto di pelle pieno di monete nascosto in un sovramattone sotto la finestra? Molto probabilmente, durante l’invasione napoleonica, di fine ‘700 (e questa fu anche l’ipotesi del giornalista che riportò sul Messaggero del Mugello il 13 settembre 1931 questa notizia), la famiglia Savi all’epoca proprietaria del palazzo, nascose il suo tesoretto, per paura dei saccheggi e delle ruberie, che la soldataglia francese faceva a piene mani nel Mugello in generale ed a Borgo San Lorenzo in particolare, restando nascosto per quasi un secolo e mezzo. Le monete ovviamente furono prese in possesso dalla Stato Italiano. Due mesi orsono, un Docente dell’Università di Perugia, il Prof. Roberto Ganganelli,esperto di monete antiche, ci contattò poiché venuto a conoscenza di questo fatto, dopo aver visionato le monete al Museo di Firenze, verrà a Borgo San Lorenzo per visionare il Palazzo e per conoscere più a fondo questo singolare ritrovamento. (Aldo Giovannini)
Foto 1 (in alto): L’antico palazzo della Magnolia in una immagine di fine ‘800.
Foto 2 (qui sopra): Il Palazzo della Magnolia “imbracato” durante i lavori di lavori di restauro-.
Foto 3 (1ui sopra): La finestra del Palazzo della Magnolia dove sotto lo stipite, venne nascosto il sacchetto di cuoio con le preziose monete.
(Foto A.Giovannini)



Marisa Mazzoni
Bravo Aldo, bell'articolo!!