Università. Blitz della Finanza nelle copisterie di Firenze. Sequestrate copie per 35mila euro... © n.c.
Due persone denunciate, sequestrate 1.369 opere di carattere scientifico indebitamente riprodotte nonché 11 macchine fotocopiatrici ed 1 macchina per la rilegatura di testi (per un valore di mercato di 35mila euro). I due soggetti denunciati sono un 76enne residente in via Baracca e un 58enne residente in Bagno a Ripoli. Sono stati denunciati per il reato di abusiva riproduzione opere o parti di opere scientifiche o didattiche (art. 171 ter 2° c. – lett. b l. 633/41).
Questo è il risultato dell’operazione denominata “Ippocrate”: una vasta azione di controllo eseguita dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Firenze, unitamente a funzionari della SIAE di Firenze, per verificare casi di riproduzioni di opere in violazione del diritto d’autore. Le attività di verifica hanno interessato 13 copisterie e librerie ubicate presso le sedi delle varie facoltà universitarie di Firenze.
Presso due copisterie sono stati trovati migliaia di testi universitari (libri adottati presso i corsi di medicina, matematica, chimica, biologia) completamente riprodotti e pronti per essere venduti a prezzi più che dimezzati. I titolari di 2 esercizi commerciali sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria di Firenze e rischiano una pena che prevede la reclusione da un minimo di sei mesi fino ad un massimo di quattro anni, nonché una multa che può arrivare sino € 15.493. In questi casi è prevista anche una sanzione amministrativa commisurata al valore commerciale dell’opera riprodotta, che può arrivare sino ad un massimo pari al doppio del valore di vendita dell’opera (tale sanzione è in fase di quantificazione da parte della SIAE). I testi riprodotti, il cui costo del testo “originale” varia da 50/60 € sino ad oltre 200 €, erano venduti ad un prezzo inferiore del 50%-60% del valore di copertina dell’opera originale.
Uno degli esercizi, dove è stata svolta l’illegale attività, ha chiuso la partita IVA nell’ottobre del 1999 e dopo tale data ha continuato ad operare come un evasore totale (completamente “in nero”). Anche su questo versante sono ovviamente in corso specifici approfondimenti.
L’attuale normativa prevede la possibilità di fotocopiare opere protette solo "per uso personale" e nel limite massimo del 15% di ciascun volume o fascicolo di periodico. Per uso personale si intende per propri scopi di lettura, studio, consultazione. È sempre vietato l’uso commerciale o per trarre altre copie da distribuire ad altri, a pagamento o anche gratuitamente (c.d. “copie multiple”). In cambio della libertà di fotocopiare, la legge stabilisce che sia dovuto un compenso agli autori e agli editori da parte dei responsabili dei centri o punti di riproduzione. La misura dei compensi e le modalità di riscossione devono essere concordate tra le associazioni delle categorie interessate (quelle degli autori e degli editori e quelle dei centri di riproduzione) e la SIAE che riscuote il compenso dovuto alle categorie interessate, ovvero agli autori ed editori. Entrambi gli esercizi non avevano mai sottoscritto un accordo con la SIAE.


