
In questi giorni difficili, il maltempo ha messo in ginocchio il territorio, costringendo intere comunità a far fronte all’emergenza con ogni mezzo possibile. Mentre il Comune tardava ad attivarsi, un gruppo di cittadini ha deciso di non rimanere a guardare, organizzando autonomamente un gruppo WhatsApp per raccogliere volontari e coordinare gli interventi sul campo (articolo qui).
Tuttavia, quel gruppo, nato dalla necessità e dalla volontà di aiutare chi era in difficoltà, è stato ora disabilitato, poiché finalmente il Comune ha deciso di assumere il coordinamento delle operazioni post emergenza. Una mossa che, seppur necessaria, arriva in ritardo e lascia perplessi. Se il Comune di Vaglia avesse dimostrato la stessa solerzia nell’attivarsi per l’emergenza come l’ha dimostrata nel criticare e reprimere un’iniziativa spontanea e solidale, probabilmente l’organizzazione degli aiuti sarebbe stata più efficace fin da subito.
Invece di ringraziare chi si è rimboccato le maniche fin dalle prime ore dell’emergenza, mettendo in campo energie e risorse per aiutare i concittadini, l’ente comunale ha preferito ergersi a unico titolato per la gestione delle operazioni, con il rischio di mettere a tacere chi era già attivo sul territorio, senza alcun supporto istituzionale.
È vero che il coordinamento delle emergenze e delle operazioni successive deve seguire le norme del Codice di Protezione Civile, ma di fronte a una situazione straordinaria, l’iniziativa popolare non dovrebbe mai essere vista come un problema, bensì come un valore.
Ora il Comune di Vaglia invita tutti coloro che vogliono contribuire alle operazioni di ripristino a comunicare la propria disponibilità recandosi direttamente in Comune o contattando il numero +39 333 331 8997. Un intervento tardivo, ma che si spera possa garantire un’azione più coordinata e strutturata.
Nel frattempo, la nostra redazione sta tentando di contattare il sindaco di Vaglia per ottenere le sue dichiarazioni in merito, ma al momento il numero del primo cittadino risulta libero senza risposta. Avremmo avuto piacere di conoscere le sue considerazioni su quello che appare come un deficit comunicativo da parte dell’amministrazione.
Lasciamo naturalmente aperta l’ipotesi che il sindaco sia impegnatissimo nei sopralluoghi e nel coordinamento delle operazioni di soccorso, motivo per cui potrebbe non avere la possibilità di rispondere alle chiamate. Per il momento questa è la situazione, restiamo disponibili ad accogliere le sue motivazioni e le eventuali spiegazioni su questo silenzio istituzionale.
Ci auguriamo che questa esperienza serva da lezione: le istituzioni devono essere più reattive e collaborative, e non criticare chi si attiva in prima persona per il bene della comunità. La solidarietà non si comanda dall’alto, si costruisce sul campo, con le persone. E questa emergenza ha dimostrato che i cittadini di Vaglia lo sanno fare, forse meglio di chi li amministra.
civico 1963
CONSIGLIO LA GIUNTA DI VAGLIA DI ANDARE A PRENDERE QUALCHE LEZIONCINA DAL DOTT. LEONARDO BORCHI, EX PRIMO CITTADINO DI VAGLIA. IL COMPIANTO AMMINISTRATORE PUBBLICO HA TANTO DA TESTIMONIARE IN MERITO ALLA GESTIONE DELLE SITUAZIONI CRITICHE. Che tempi quando, col suo fuoristrada chiamato " talebano", girava in lungo e largo per il territorio di Vaglia!!!