A poco più di un anno dalle amministrative, abbiamo intervistato il primo cittadino di Vicchio, con delega alle politiche giovanili, Filippo Carlà Campa e il consigliere Francesco Tagliaferri, sui vari progetti in corso per i giovani del territorio:
Innanzitutto Filippo, come amministratore come vedi e cosa pensi abbiano bisogno i giovani del territorio
(intendendo per giovani la fascia d’età compresa tra i 18 e i 29 anni) del Comune che amministri?
FILIPPO CARLA’ CAMPA: I nostri ragazzi, rispetto a chi vive a Firenze, sono penalizzati e svantaggiati sia per lo studio che per l’accesso al tempo libero. Chi sta a Scandicci raggiunge Firenze con un costo minimo di 3,00 euro andata e ritorno grazie alla tranvia, un ragazzo di Vicchio deve accollarsi un costo del biglietto molto più oneroso, senza pensare all’abbonamento. Chi è più in alto di noi, nel gestire le politiche giovanili, dovrebbe tener conto di questo ostacolo che si riversa nella vita dei giovani e nelle loro scelte di studio e di svago perché c’è bisogno di integrazione con l’ambiente metropolitano. Chi vive maggiorente la città torna arricchito dalle esperienze fatte. E poi c’è bisogno di comunità, di coinvolgerli maggiormente per crescere insieme
Nell’avvicinare i giovani siete avvantaggiati dalla presenza di under 30 nella vostra amministrazione…
FILIPPO CARLA’ CAMPA: Questo è un punto di vantaggio per noi. Io ho creduto molto nei giovani basti guardare la composizione della mia squadra.. Rebecca Bonanni, presidente del Consiglio e i consiglieri Ettore Rosari e Francesco Tagliaferri. Avrei auspicato a metterne altri in lista perché, quello che mi rendo conto dal punto di visa di un amministratore è la difficoltà di parlare e avvicinare i giovani. Forse dobbiamo fare qualcosa di concreto per farli interessare.
Quali sono i progetti e le attività pensate a questo fine?
FILIPPO CARLA’ CAMPA: Prima dell’emergenza covid 19 stavamo lavorando sulla rivalutazione della biblioteca, uno spazio condiviso di accesso alla cultura. In questo momento sicuramente è diventato importante ricreare forme di socializzazione aperte a tutti.
Francesco Tagliaferri puoi parlarci del progetto legato alla biblioteca e in questo momento congelato?
FRANCESCO TAGLIAFERRI: La biblioteca deve essere vissuta come spazio per i giovani di tutte le età, e quindi anche per chi ha iniziato un percorso universitario. Abbiamo quindi pensato di creare un’associazione che unisca i miei coetanei per sfruttare al meglio lo spazio pubblico messo a disposizione. Come per il Comune di Borgo esiste l’associazione Amici della Biblioteca, anche su Vicchio vorremmo provare a sviluppare qualcosa di simile che coinvolga e renda propositivi gli interventi di giovani studenti o meno. Purtroppo le nostre idee e il nostro progetto è stato ‘congelato’ a causa dell’emergenza sanitaria covid19, potremo farlo partire solo alla fine delle limitazioni imposte per la tutela della salute.
Sulla scia del coinvolgimento culturale partirà anche a Vicchio una piccola rassegna, come avete studiato il programma?
FRANCESCO TAGLIAFERRI: L’idea è quella di sfruttare la scacchiera nata in epoca covid grazie alla collaborazione con lo studio Caret di Firenze, in particolare l’architetto Chelazzi. La rassegna è stata volutamente pensata e studiata per valorizzare l’ambiente ‘piazza’ specialmente in un momento come questo. La nostra scacchiera ci dà una garanzia in più per essere in regola sulle norme sul distanziamento sociale. Ovviamente durante la rassegna non saranno distribuite bevande né cibo; ci sarà un massimo di 100 posti che può interessare in maniera trasversale più fasce di età.
FILIPPO CARLA’ CAMPA: Abbiamo pensato di sfruttare la nostra bella Piazza Giotto; di creare eventi, per questo una rassegna titolata 3x3. Tre eventi per tre fine settimana di seguito : il venerdì’ proponiamo teatro, sabato musica e domenica cinema. Varie attività per coinvolgere più persone possibili, in base ai gusti. Sinceramente tutti gli spettacoli, in programma sono tutti stati scelti per essere pensati in piazza: film corti, teatro con attori itineranti…
Filippo pensi che sarà un appuntamento fisso anche per i prossimi anni?
L’idea è proprio questa. Per adesso sono solo tre gli appuntamenti per tre fine settimana. Speriamo che questa idea venga apprezzata per lo sforzo e l’impegno che ci abbiamo messo per far ripartire la socialità.
Vicchio offre ogni anno due appuntamenti di feste in piscina, il primo è saltato. Come amministratore, pensi ci sarà l’appuntamento di fine estate, tanto atteso dai giovani?
FILIPPO CARLA’ CAMPA: Mah…ad oggi non saprei. Non voglio fare del terrorismo ma neanche mettere a rischio la salute delle persone. Per ora mi accontento nel dire che, coinvolgendo le forze disponibili, siamo riusciti a riaprire la piscina e non è poco!. Abbiamo garantito la possibilità che ci sia uno spazio a disposizione di chi resterà sul territorio in questi mesi estivi.
Un ultima domanda su progetti in corso. Sta nascendo ‘La scuola Diffusa di cucina arti e mestieri del Mugello’, un progetto che mette insieme le maestranze del territorio. Perché diffusa e a chi è rivolta?
FILIPPO CARLA’ CAMPA: Diffusa perché farà conoscere il territorio, rivolta a tutti. Ai bambini, agli stranieri, ai giovani che vorranno conoscere e approfondire dalla nostra cucina, all’uso della pellame alla realizzazione di un arazzo. Abbiamo cercato di unire insieme gli artigiani, il loro sapere per diffonderlo e farlo conoscere. Siamo conosciuti per la scuola di Barbiana, ripartiamo da chi può dare un contributo. L’idea è quella di scavare nelle nostre tradizioni per portarle avanti… chi andrà a scuola potrà insegnarle a sua volta. Il progetto è ambizioso, per il momento siamo all’inizio e la partecipazione alle prime riunioni per creare un gruppo di lavoro è stata alta. Dovremo comunque continuare a lavorare per sviluppare un progetto che poi trovi i giusti finanziamenti per partire.