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Gli ingegneri fiorentini plaudono alla decisione sull’eolico in Mugello. Ecco perché

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Eolico Eolico © Pixabay
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Opportuna la decisione di Draghi di concedere il via libera all’impianto eolico in Mugello, le energie rinnovabili diventano una risorsa ancora più preziosa in questo periodo storico di grave crisi energetica. Le opere vanno realizzate rispettando le leggi in  ma anche in tempi rapidi, una volta autorizzate".

A dirlo è Giancarlo Fianchisti, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Firenze

“Italia e Toscana sono prigioniere delle mille autorizzazioni che servono per realizzare opere necessarie - sottolinea Fianchisti -. Dopo un iter autorizzativo lungo 3 anni, 8 sedute per un’inchiesta pubblica e altrettante per la Conferenza dei servizi è stato finalmente sbloccato l’impianto eolico denominato Monte Giogo di Villore. Un impianto di una potenza di 29,6 MW in grado di generare 80 GWh di energia elettrica all’anno, così da dare elettricità a 100mila persone. Una scelta coerente con i Piani europei, con quelli nazionali di transizione energetica e con lo spirito del Pnrr, che sostiene l’abbandono delle fonti fossili a favore delle energie rinnovabili”.

“L’energia fa parte della sfida ambientale, sarebbe deleterio lavorare a compartimenti stagni. In questo senso anche il nuovo piano contro alluvioni e siccità non è più rinviabile, bisogna fare presto e bene - spiega il presidente dell’Ordine degli Ingegneri -. La Regione era pronta a partire con il “Piano laghetti”, 34 invasi, con capacità totale di 32,9 milioni di mc, per garantire autosufficienza idrica a tutto il territorio, la cui importanza è stata evidenziata dall'intensa siccità estiva, ma la crisi di Governo ne ha rallentato il percorso. Poter sciogliere le riserve sul Piano nazionale invasi è perciò un passaggio importante anche per la Toscana non solo per la siccità ma anche per contribuire a mitigare gli eventi alluvionali di forte intensità ormai sempre più frequenti”.

Fonte Ordine degli Ingegneri di Firenze

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