In questi ultimi giorni in Mugello si è sviluppata una notevole polemica intorno alla proposta di Vicchio creare un nuovo 'cammino' (il Cammino di Giotto e di Dante): 140 km in sette tappe attraversando vari Comuni del Mugello. La cosa, dicevamo, ha destato qualche reazione sopresa nell'Unione dei Comuni del Mugello, che non si è sentita coinvolta nel progetto quando invece il percorso dovrebbe passare appunto attraverso vari comuni.
Gli animi, però, si sono scaldati alquanto (e qui la polemica è tornata ad essere tutta vicchiese) quando la lista civica Officina Vicchio 19 ha pubblicato una nota nella quale si leggeva:
La creazione di un "cammino" (che tale non può neanche esser definito per legge se non previo regolare iter regionale) che attraversa altri 6 comuni ignari di tutto, mentre l'Unione dei Comuni lavora ad un progetto corale che incastoni un'idea simile all'interno di un quadro metropolitano, regionale e interregionale, è la summa del guardarsi l'ombelico e pensare solo a se stessi.
E si poneva il problema del ruolo dell'assessore Pieri:
ci pare che possa quantomeno esistere un problema etico, oltre a quello di aver agito all'oscuro degli altri comuni e degli altri enti, dato dal fatto che tra i partner commerciali dell'iniziativa risulta in qualche modo coinvolta anche l'agenzia viaggi per cui lavora l'assessore Pieri, addirittura in rete sul sito Mugelloincoming si trovava già una bozza di programma poi misteriosamente rimosso ma non passato inosservato.
Assessore che, naturalmente, replica:
In riferimento a quanto dichiarato dal Consigliere Salsetta, siccome riferisce di cose assolutamente false, ho dato mandato al mio legale di agire nelle sedi opportune per la tutela della mia onorabilità. Sandra Pieri, Assessore del Comune di Vicchio
Ma sulla questione interviene anche il sindaco di Vicchio, Filippo Carlà Campa, che dopo aver sottolineato che nel momento di emergenza sanitaria si sarebbe aspettato maggiore collaborazione e minori polemiche, dicendo:
Mai, lo ripeto, mai, in questo lunghissimo anno trascorso con tanta tribolazione e sofferenza, è arrivata una proposta, una telefonata, un gesto di collaborazione. Latitanza assoluta, tipica di chi niente ha da dire, impegnato ad argomentare con faziosità su temi sempre lontani dal momento terribile che stiamo vivendo. Temi, soprattutto, lontani dalla gente. In compenso solo livore verso la mia persona, odio, discredito e politica del fango vecchio stile stalinista.
E poi arriva al punto in questione:
Un nuovo esempio solamente pochi giorni fa: il progetto del Cammino di Giotto e di Dante. Adesso che l'iniziativa ha varcato la soglia del Senato della Repubblica e presto diventerà qualcosa di più grande, insieme all'Unione dei Comuni del Mugello e alla Città Metropolitana di Firenze, nonostante qualche difficoltà procedurale che supereremo entro breve, è ripartita la campagna di odio e di violenza ad personam e, come in un gioco di prestigio, la vittima è una mia collega di Giunta. Con la stessa intensità e con la stessa modalità di avviare una ignobile politica del fango, fatta di insinuazioni e di inaudita gravità sotto l'aspetto personale e politico che non vogliamo più commentare. Per noi finisce qui, questo modo di fare dei consiglieri e simpatizzanti di Officina 19 mai propositivo; una forma di debolezza che mi fa perdere tempo e un Sindaco, un amministratore pubblico, in questo momento, tempo proprio non lo può perdere!
Infine sulla questione interviene anche Marco Gasparrini, consigliere comunale Pd ed ex segretario locale del Partito Democratico. Che si 'dissocia' dalle dichiarazioni del 'suo' sindaco e afferma tra le altre cose:
In merito alle dichiarazioni uscite sugli organi di stampa dal titolo “Il Sindaco di Vicchio contro Officina19” mi dissocio pubblicamente dalle affermazioni fatte dal Sindaco nel comunicato.
I toni usati non sono consoni ad un primo cittadino e bollare un gruppo di opposizione come “stalinista” è inaccettabile per chi, come me, ha sempre cercato di tendere una mano a quella parte dell’elettorato che nelle ultime elezioni non ci ha votato, ma fa parte del nostro bacino elettorale.
Da quando ho iniziato a fare politica mi è stato sempre insegnato che il rispetto dell’avversario è fondamentale e di vederlo non come un nemico ma come una risorsa con cui confrontarsi.
Ho privatamente richiamato più di una volta il Sindaco di Vicchio a cercare di mantenere i toni bassi e, anche davanti ad attacchi politici importanti, a non abbassarsi al livello della polemica personale. Purtroppo, queste mie raccomandazioni sono state puntualmente disattese ed ogni volta i termini usati in certi comunicati stampa mi hanno messo profondamente a disagio.