26 APR 2025
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Truffa delle uova. Un produttore locale spiega...

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Il sequestro Il sequestro © Carabinieri Forestali
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Dopo che ieri abbiamo pubblicato la notizia dell'intervento dei Carabinieri Forestali per una truffa legata al marchio apposto sulle uova e all'origine di questa (messa in atto da parte di un'azienda locale) oggi Raffele Lecca, titolare dell'Azienda Agricola Marubbio chiede che sul nostro giornale venga precisata la sua totale estraneità alla vicenda, in quanto il suo allevamento (molto conosciuto in zona) è stato da tante persone ingiustamente associato alla vicenda. Noi pubblichiamo la sua nota in proposito:

A seguito della pubblicazione su varie testate relativa al sequestro di uova avvenuto a Vicchio nei giorni scorsi, tengo a precisare che: mi chiamo Lecca Raffaele e sono il titolare dell’Azienda Agricola Marrubbio, la quale produce uova presso il proprio allevamento; queste uova sono conosciute con il nome commerciale “l’OVO DI GIOTTO”.
La mia azienda è stata ingiustamente associata agli eventi che nulla hanno a che vedere con il buon nome e l’operato che mi contraddistingue e che in questi anni ha fatto sì che il prodotto venisse venduto presso importanti strutture della provincia fiorentina.
A sostegno della qualità e del buon operato, la mia azienda ha ricevuto dal 2017 ad oggi, oltre 30 controlli da organi ufficiali come NAS dei Carabinieri (due volte), Azienda Sanitaria (vari uffici, molte volte), ARPAT, Polizia Locale e organo di vigilanza del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.
Purtroppo a Vicchio siamo in due e il mio allevamento è nei pressi del paese, quindi maggiormente esposto e forse a torto o a ragione più conosciuto, ma molti non lo sanno e come ho precedentemente detto, quello che è accaduto nulla ha a che vedere con la mia azienda.
Vicchio 29/04/2020

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