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Rocambolesco inseguimento per le vie di San Jacopino

La Polizia cattura un 31enne che deve scontare oltre 6 anni e mezzo di reclusione per precedenti reati.

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I ’’Falchi’’ della Squadra Mobile I ’’Falchi’’ della Squadra Mobile © Polizia di Stato
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Mercoledì pomeriggio la Polizia di Stato ha catturato in via Cimarosa un cittadino kosovaro di 31 anni destinatario di un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti per il quale dovrà ora scontare oltre 6 anni e mezzo di reclusione.
L’uomo è stato rintracciato, intorno alle 15.30, dai Falchi della Squadra Mobile della Questura di Firenze nella zona di San Jacopino a bordo del proprio Suv.
Una volta fermato dalle autocivette degli investigatori, però, quest’ultimo si è dato ad una rocambolesca fuga per le strade del quartiere.

Dopo un concitato inseguimento, durante il quale il 31enne ha violato anche diverse norme del codice della strada, imboccando, tra le altre cose, via Galliano in contromano mettendo in pericolo passanti e residenti della zona, quest’ultimo, trovando davanti a sé un’altra automobile, è stato costretto ad abbandonare il proprio veicolo per proseguire la fuga a piedi.
Gli agenti della Squadra Mobile non hanno mai preso di vista il fuggitivo, fino a quando non lo hanno fermato definitivamente in via Cimarosa.

La vicenda sembrava essersi conclusa, ma, a questo punto, l’uomo ha iniziato a colpire i poliziotti con dei violenti spintoni verosimilmente per cercare in tutti i modi di “sfuggire al proprio destino”.
Secondo quanto emerso, quest’ultimo sarebbe stato addirittura raggiunto da alcuni parenti che, a loro volta, avrebbero cercato di ostacolare i tutori dell’ordine i quali, nonostante tutto hanno avuto la meglio, non senza conseguenze, infatti, due di loro, hanno riportato delle lievi contusioni con qualche giorno di prognosi.

Una volta riportata la situazione alla calma anche grazie all’intervento di una delle volanti di via Zara, l’uomo è stato denunciato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, oltre che sanzionato per le violazioni al codice della strada.
Subito dopo il cittadino kosovaro è stato accompagnato dai poliziotti nel carcere fiorentino di Sollicciano in esecuzione delle pene concorrenti.

Si precisa che l’effettiva responsabilità della persona indagata e la fondatezza delle ipotesi d'accusa a suo carico, dovranno essere sempre valutate nel corso del successivo processo e che al momento la stessa è assistita da una presunzione di innocenza.

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