Volontariato. Giovani da tutta Europa per il convegno organizzato dal Villaggio San Francesco di Scarperia... © n.c.
Nei giorni dal 18 al 26 del mese di ottobre si è svolto alla “Casa per la Pace” dell'Impruneta, in provincia di Firenze, un corso di formazione intitolato “New Roads in Promoting Cross-Border Volunteering” (Nuove strade per promuovere il volontariato), organizzato dalla Congregazione del Terz'Ordine Francescano di San Carlo e promosso e finanziato dal programma europeo “Giovani in Azione”. Trenta ragazzi provenienti da numerosi paesi europei (Estonia, Ungheria, Lettonia, Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia, Turchia e Gran Bretagna) si sono ritrovati in Italia con il principale obiettivo di riflettere sul tema del volontariato.
Attraverso momenti educativi non formali, effettuati in sessioni di discussioni, dibattiti, work-shop ed esercizi finalizzati a rivelare le potenzialità personali, i partecipanti hanno condiviso le loro esperienze, verificando come il mondo del volontariato non abbia frontiere, ma costituisca un essenziale elemento unificante all'interno della comunità europea e più in generale dell'intera comunità mondiale.
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Nel corso dei sette giorni i ragazzi hanno preso coscienza dell'importanza del volontariato, sia come occasione di crescita personale; sia come grande contributo alle comunità locali. Infatti, da una parte impegnarsi nel volontariato permette di scoprire e approfondire grandi temi come l'intercultura ed il dialogo intergenerazionale, dall'altra dare aiuto umano e pratico. Inoltre i giovani partecipanti hanno potuto constatare come anche nel mondo giovanile, che spesso è fatto oggetto di commenti e descrizioni negative, esistono invece realtà positive che incoraggiano all'ottimismo sul futuro della nostra società. La voglia di incontrarsi fra persone provenienti da realtà e paesi diversi per riflettere su temi che riguardano “lo spendersi per gli altri” è un segno di vitalità del mondo giovanile che il meeting di Firenze ha saputo inviare alla nostra comunità ed a tutti coloro che in qualche maniera hanno partecipato ai lavori.
I partecipanti hanno riflettuto anche, grazie ad incontri con volontari locali e internazionali attualmente attivi nelle provincie di Firenze e Prato, sull’importanza dell’educazione non formale che porta ad una maggiore consapevolezza del pericolo del razzismo e della xenofobia, non solo a livello internazionale, ma anche locale.
Alla riuscita del meeting ha contribuito la splendida ambientazione della “Casa per la Pace”, una maestosa villa situata sulle colline fiorentine, gestita dall'associazione Pax Christi, di per sé luogo vocato alla riflessione ed all'incontro tra i popoli. Che dire poi della città di Firenze, visitata ed ammirata dai giovani partecipanti, che storicamente rappresenta ed ha rappresentato un centro di promulgazione di quei valori di rispetto e fratellanza e pace tra i popoli che sono alla base del dialogo interculturale.
L'organizzatrice del meeting Monika Zoulova, responsabile del servizio volontario europeo presso il Villaggio “San Francesco” di Scarperia, si è dichiarata alla fine delle attività molto soddisfatta per i risultati ottenuti, sostenuta anche dai commenti dei partecipanti raccolti nella valutazione finale. Positività non scontata date le differenze linguistiche, culturali ed educative dei partecipanti.
Un'esperienza quindi certamente da ripetere in quanto un'opportunità per riflettere su come donare il proprio tempo agli altri.


