Il concerto di sabato 30 dicembre 2017, com’è noto rientra nella commemorazione del bombardamento aereo del 30 dicembre 1943 (74° anniversario) quando la cittadina mugellana subì gravissime perdite in vite umane (109 morti, 56 feriti) e la distruzione di una zona fra le più belle e signorili di Borgo San Lorenzo dove trionfava il “liberty” grazie alle Manifatture “Chini San Lorenzo”, che purtroppo furono anch’esse completamente polverizzate. È anche il motivo di ricordare un grande borghigiano, il Maestro Monsignor Domenico Bartolucci in occasione del centesimo anniversario della nascita (1917-2017), valente musicista, scrittore, compositore, direttore orchestrale, direttore perpetuo della Cappella Sistina, osannato, stimato, apprezzato in tutto il mondo. Parlando sempre di Bartolucci (fra breve avrà una degna sepoltura nella Cappella della Santa Croce al cimitero della Confraternita di Misericordia), vogliamo anche se brevemente ricordare che l’8 dicembre 2017, in occasione della solennità dell’Immacolata Concezione, durante la Santa Messa solenne nel Duomo di Firenze, la Cappella Musicale della Cattedrale di Firenze ha voluto inserire alcune composizioni sacre di Bartolucci, per il gaudio delle tantissime persone presenti nella maggiore chiesa fiorentina. Per dovere di cronaca sono stati eseguiti l’Introito, il Kirye e il Gloria della Missa IX “Cum Jubilo”, quindi il “Tota Pulchra” all’Offertorio e sempre della Missa IX “Cum Jubilo” il Santus e l’Agnus Dei, per terminare al bellisimo “O Sacro Convivium”. Erano presenti alcuni nostri cari amici di Firenze, inviandoci poi il catalogo della cerimonia religiosa, e mi si dice che i fedeli hanno accolto con grande gioia e stupore (bravissima la corale fiorentina), questi sublimi pagine sacre di uno straordinario personaggio come era il mugellano Domenico Bartolucci. Speriamo che sabato 30 dicembre 2017, al Teatro Giotto il paese natio del grande maestro, possa rendergli un doveroso omaggio.