Amerigo Vespucci nacque in Borgo Ognissanti, terzo figlio del notaio fiorentino Nastagio e della nobildonna di Montevarchi, Lisa Mini. La nobile famiglia fiorentina aveva le proprietà vicino alla chiesa di Ognissanti, là dove esiste la cappella Vespucci, collocata a destra nella navata.
A differenza dei suoi fratelli, non si iscrisse all’università, ricevendo piuttosto l’educazione dallo zio Giorgio Antonio, un frate domenicano fra i più celebri studiosi umanisti della città, che gli fornì un’ampia formazione in letteratura, filosofia, retorica, latino e, soprattutto, geografia ed astronomia, fondamentali per la sua futura professione.
Dal 1489 fu in Spagna dove conobbe Cristoforo Colombo e da cui nel 1497 partì, su incarico di Ferdinando II di Aragona, alla volta del Nuovo Mondo. Dalle annotazioni riportate nelle sue lettere, si deduce che molto probabilmente sbarcò nella parte settentrionale dell'attuale Colombia, nello stesso giorno, il 24 giugno, in cui Giovanni Caboto toccava le sponde della Nuova Scozia in Canada.
Chi dei due avesse messo piede per primo sulla terraferma poco importa, perché il vero primato di Vespucci fu di prendere coscienza che si trovava di fronte a un Nuovo Mondo, non collegato al continente asiatico come erroneamente aveva portato a credere l'impresa di Colombo, cinque anni prima. Fu la rapida diffusione delle lettere circolate a suo nome che indusse il cartografo tedesco Martin Waldseemüller a usare il genere femminile America del suo nome latinizzato Americus Vespucius, per indicare il nuovo continente in una carta del mondo disegnata nel 1507.