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Altro che treni: in Mugello si va a lavoro a nuoto (e senza biglietto)

Tra alluvioni ogni quarto d’ora e strade bloccate, il pendolare mugellano si evolve in rana olimpionica

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a nuoto a nuoto © Fabu
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La signora che nei giorni scorsi ha creato allarme perché si trovava nelle acque del Lago di Bilancino – ma in realtà stava semplicemente nuotando – ci ha fatto venire un’idea: visto che in Mugello viaggiare su strada e ferrovia è diventato uno sport estremo, perché non sfruttare le acque dei nostri fiumi, laghi, torrenti e rogge per spostarsi verso il luogo di lavoro o di studio?

Ormai c’è un’alluvione ogni quarto d’ora, e dopo otto secondi dalle prime gocce di pioggia i corsi d’acqua sono già colmi. Quindi, perché non sfruttarli? Basterebbe che i pendolari, anziché sedersi stravolti sul divano appena tornati a casa, andassero a fare corsi di nuoto intensivi per allenarsi agli spostamenti via acqua.

E poi, con i calori esagerati di queste settimane, per raggiungere il proprio ufficio, tra uno spostamento infinito in automobile e un’attraversata nell’inferno asfissiante di un vagone ferroviario, è sempre meglio la terza via: una bella e sana nuotata nelle dolci acque dei corsi mugellani. Che, tra l’altro, è pure gratis.
Almeno per adesso…

Fabio Buffa

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