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Arriva il Bonus Zes, se il CAF non ti ha avvisato devi fare domanda adesso prima che sia tardi

Attenzione al Bonus Impresa ZES Unica: l'Agenzia delle Entrate, con la risposta a Interpello 183 dell'8 luglio 2025, ha chiarito i paletti

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Il credito d'imposta ZES Unica, introdotto dall'articolo 16 del DL n. 124/2023, è un'agevolazione fiscale destinata alle imprese localizzate nelle regioni del Sud Italia: Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Questo contributo è riconosciuto tramite compensazione e rientra nel regime degli aiuti de minimis. È fondamentale prestare particolare attenzione agli investimenti misti, gli unici ammessi, e ai limiti imposti per gli investimenti in beni immobili.

I beneficiari del bonus impresa ZES Unica sono le aziende che effettuano investimenti in beni strumentali destinati a strutture produttive già esistenti o di nuova realizzazione. Per accedere al contributo, il valore degli investimenti in beni immobili, ovvero fabbricati e terreni, non deve superare il 50% dell'intero progetto.

Novità importanti per il Bonus Zes

Questo significa che gli investimenti in beni immobili sono ammessi al credito d'imposta ZES Unica solo se l'impresa ha contemporaneamente effettuato investimenti in beni strumentali. Si parla, infatti, di investimenti misti. In questi casi, è indispensabile calcolare con precisione la percentuale delle spese destinate ai beni immobili.

Il contributo spetta per gli investimenti in nuovi macchinari, impianti e attrezzature, per la realizzazione o l'ampliamento di immobili strumentali e l'acquisto di terreni. Questi investimenti devono essere effettuati tra il 1° gennaio 2024 e il 15 novembre 2024, e tra il 1° gennaio 2025 e il 15 novembre 2025. È cruciale ricordare che l'investimento immobiliare non può mai superare quello in attrezzature e impianti, e il solo acquisto di edifici e terreni non dà diritto al credito d'imposta.

L'Agenzia delle Entrate ha fornito un chiarimento essenziale attraverso l'Interpello 183 dell'8 luglio 2025. Nel caso specifico, un contribuente intendeva effettuare un investimento totale di 870.000 euro, di cui 270.000 euro in beni strumentali e 600.000 euro in immobili strumentali.

L'Agenzia ha precisato che il contribuente potrà avvalersi del credito d'imposta solo su 540.000 euro. Questa cifra si compone di 270.000 euro per i beni strumentali e di ulteriori 270.000 euro per gli immobili, ovvero una quota pari all'investimento in beni strumentali. Questo esempio sottolinea l'importanza di rispettare la proporzione tra le diverse tipologie di investimento per non perdere parte del beneficio fiscale.

In sintesi, il Bonus Impresa ZES Unica rappresenta un'opportunità significativa per lo sviluppo delle imprese nel Mezzogiorno, ma richiede un'attenta pianificazione degli investimenti, in particolare per quanto riguarda la componente immobiliare, per non incorrere in spiacevoli decurtazioni del credito spettante.