
Il vice ministro dei trasporti e delle infrastrutture, Riccardo Nencini, fresco di riconferma sotto il governo Gentiloni, ne ha dato l’ufficialità: il Mugello avrà due uscite sull’ autostrada. «Per la variante di valico – ha detto - siamo ormai ai titoli di coda. Opera conclusa. Entro la fine di gennaio aprirà il nuovo casello Mugello – Firenzuola». Nuovo casello, dunque. Sempre sul territorio di Barberino e che uscirà all’altezza del valico di Poggiolino, nella zona vicino alla strada regionale della Futa (SR 65). Ritardi a parte (causa crisi istituzionale e nomina dei ruoli di sottosegretari e vice ministri), rimangono dubbi sul nome. Perché se già a dicembre si leggeva – sull’asfalto – l’indicazione «Firenzuola», qualche riserva è stata sollevata sulla denominazione (Mugello-Firenzuola) che pure Nencini sembra aver dato per scontato. In breve: Autostrade Spa preferirebbe «Poggiolino»; Barberino, d’altro canto, propose prima «Barberino Nord», poi, ripensandoci, «Firenzuola». Tempesta in un bicchier d’acqua? Mica tanto. Se la scelta attuale fosse quella definitiva, ci sarebbe il rischio, per chi uscisse dal nuovo casello in direzione Mugello, di ritrovarsi non in vallata, ma tra i monti intorno alla Futa. E allora la segnaletica diverrebbe fondamentale. Ieri, sulla Nazione, a rimarcare quest’aspetto ci ha pensato proprio il primo cittadino di Firenzuola, Claudio Scarpelli. Mentre più ottimismo hanno mostrato Giampiero Mongatti e Federico Ignesti (sindaci di Barberino e Scarperia e San Piero). Mongatti entusiasta, e venendo infine incontro al vice ministro, ha detto: «La soluzione ipotizzata mi sembra buona. E’ salomonica. Del resto proprio un anno fa a Barberino, in occasione dell’inaugurazione della variante di valico, Nencini aveva proposto di aggiungere “Firenzuola” alla parola “Mugello”. Il nuovo casello sarà un’opportunità in più per il nostro territorio». Ma Ignesti, senza polemiche, ha sottolineato: «Forse a questo punto i due caselli, quello di Barberino e il nuovo, avrebbero potuto chiamarsi uno “Mugello” e l’altro “Alto Mugello”. Ma è comunque importantissimo avere due porte sull’autostrada, sulla più strategica viabilità del nostro Paese. Certo, ora bisognerà essere bravi con la segnaletica, perché chi uscirà al nuovo casello non uscirà in Mugello ma sulla dorsale di un crinale». L’anno, in Mugello, inizia quindi con un dibattito sulla toponomastica. E, come nel gennaio 2016, con la variante di valico a tener banco. Anche se, alla fine, dibattito o no, Nencini pare aver già deciso.