31 MAR 2025
OK!Firenze

Becattini (PRC): “Piano speciale per il Mugello già insufficiente. Servono fondi certi e interventi strutturali”

Il segretario di Rifondazione critica le misure della Regione: “Nulla di concreto su manutenzione e prevenzione, e intanto i Comuni sono lasciati soli"

  • 114
Rifondazione Rifondazione © nc
Font +: 22px16px
Stampa Commenta

“Bene le visite del presidente della Regione Toscana in Mugello, bene il confronto con i sindaci, ma se le misure del cosiddetto piano speciale per il Mugello restano quelle emerse ieri, possiamo già dire che sono del tutto insufficienti”. È una posizione netta quella espressa da Andrea Becattini, segretario del circolo del Partito della Rifondazione Comunista di Borgo San Lorenzo, che interviene con una riflessione critica sul recente incontro tra Regione e amministrazioni locali dopo gli eventi alluvionali che hanno colpito il territorio.

Secondo Becattini, servono garanzie chiare e immediate sui fondi, soprattutto per coprire gli interventi che i Comuni hanno già avviato per la riapertura della viabilità, sia principale che secondaria. “Molti lavori sono stati effettuati per permettere ai cittadini di rientrare nelle proprie abitazioni – afferma – e le amministrazioni non potevano certo restare immobili. Ma non è pensabile che quei costi ricadano unicamente sulle finanze comunali”.

“L’emergenza è anche strutturale”

Il segretario PRC sottolinea come la richiesta dello stato di emergenza nazionale sia sacrosanta, ma evidenzia che l’erogazione dei fondi non può essere subordinata soltanto a quella dichiarazione. La crisi idrogeologica e infrastrutturale che ha colpito il Mugello, infatti, non nasce solo con l’alluvione, ma è l’esito di anni di mancata manutenzione e prevenzione: “La rete stradale e ferroviaria era già in stato critico – precisa – così come il territorio, segnato da frane e instabilità, già prima degli eventi di marzo”.

“Dal piano speciale ci aspettavamo di più”

Nell’intervento, Becattini si dice deluso dal contenuto dell’incontro con il presidente Giani: “Nulla è stato detto in modo concreto su un piano di prevenzione e manutenzione strutturale, che è ormai indispensabile per garantire sicurezza, vivibilità e tutela del nostro territorio”.

E conclude: “Da un vero piano speciale per il Mugello ci saremmo aspettati misure più coraggiose e strutturali. Non solo interventi-tampone, ma una strategia che guardi al futuro per evitare che eventi simili si ripetano. È di questo che le nostre comunità hanno bisogno. Ed è questo che ancora stiamo aspettando”.

Lascia un commento
stai rispondendo a