Da anni ormai il lago di Bilancino è al centro di grandi annunci, puntualmente disattesi. In campagna elettorale questo processo non poteva che subire un’accelerazione, e così è stato: prima la notizia dei soldi in arrivo dalla Regione Toscana da investire all’Andolaccio, un milione e mezzo messi a bilancio con una progettazione tutta da fare; poi, in questi giorni, i dettagli sulle previsioni contenute nel Piano Operativo per l’area eventi, spacciata alla stampa come qualcosa di imminente. La realtà è che le aree sono tornate di competenza del Comune dal 2019, ma l’unica cosa che si è riusciti a fare in questi 5 anni è dimostrare di non essere in grado di gestirle, né nella quotidianità, né, tanto meno, in un’ottica di programmazione.
Lo stato di abbandono in cui versano le sponde del lago parla da solo: dalla gestione delle alberature allo stato di manutenzione dei ponti di legno, dalla decadenza della segnaletica alla mancanza di gestione vista per le questioni "seabin" e "scarichi fognari". Mancheranno forse i finanziamenti? No, i soldi ci sono, ma non sono in grado di spenderli, come dimostra la variazione di bilancio di marzo dove 41.000 € su 100.000 per la manutenzione 2023 vengono rimandati al 2024.
Non va meglio dal punto di vista della progettazione: dopo lunghi anni di niente, si annunciano opere in fase di progettazione come se fossero sul punto di essere realizzate, senza considerare i gravi problemi di servizi e parcheggio che queste implicano, per non parlare, poi, dei progetti per la viabilità di accesso, fermi per anni a causa dei dubbi degli enti superiori.
Ora! Barberino sta realizzando un programma amministrativo che si basa su uno sviluppo del lago che sia sostenibile, con la priorità rivolta alla manutenzione, al dare continuità a quello che c’è e funziona (eventi sportivi, gastronomici, turismo diffuso) ed al recupero di quello che questa amministrazione ha trascurato se non addirittura abbandonato, come i vecchi stabilimenti balneari, l’oasi di Gabbianello, lo sviluppo delle strutture per la vela e degli altri sport acquatici.
Su una sola cosa siamo d’accordo con chi ci ha governato fino ad oggi e si propone di farlo ancora; cinque anni fa dissero che “i barberinesi li avrebbero giudicati per quello che avrebbero fatto sul lago”, dopo cinque anni il giudizio si percepisce ed è netto: è ora di cambiare.