19 MAR 2025
OK!Firenze

Bilancino. L'imprenditore 'beffato' dagli espropri scrive a Rossi

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Bilancino. L'imprenditore 'beffato' dagli espropri scrive a Rossi Bilancino. L'imprenditore 'beffato' dagli espropri scrive a Rossi © n.c.
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Nuova puntata nella vicenda che vede coinvolto (protagonista suo malgrado) un imprenditore di Barberino di Mugello. Vicenda che è già stata raccontata da OK!Mugello nello scorso luglio (clicca qui). Legata agli espropri per la costruzione del Lago di Bilancino (negli anni Ottanta) . Il protagonista, signor Baccianti, è stato prima risarcito (con 340mila euro) e poi, (per questioni burocratiche legate alla complicata ripartizione delle competenze in seno alla Regione e ai suoi uffici) ‘invitato’ con tanto di ingiunzioni a restituire quanto incassato a titolo di risarcimento (più gli interessi, in totale 539mila euro). Motivo? Il rimborso non doveva essere emesso dalla Regione Toscana; bensì dall’Ufficio del Commissario di Bilancino (che però, sostengono Baccianti ed i suoi legali, era un ufficio della Regione ed operava con lo stesso codice fiscale e partita Iva della Regione). La storia, sempre più complicata, arriva prima in Appello e poi in Cassazione. La novità è che, ora, il protagonista ha scritto direttamente al presidente della regione Toscana. “Per fugare ogni dubbio – si legge – sul fatto che lei sia a conoscenza della mia vicenda”. Una missiva, che OK!Mugello ha visionato in copia integrale. Vi si legge ancora la questione centrale: “I soldi che ho ricevuto erano stati appositamente stanziati dal Mistero delle Opere Pubbliche e dalla Regione per gli indennizzi per gli espropri e per completare l’opera pubblica di Bilancino”. La questione sta tutta qua: la Regione infatti a suo tempo pagò perché condannata a farlo dal Tribunale di Firenze. Continuando però a sostenere che chi doveva saldare era l’Ufficio del Commissario per l’Invaso di Bilancino che, a dire della Regione, era ente consortile autonomo rispetto alla Regione. E ora, che ha vinto i ricorsi in Appello e in Cassazione, vuole indietro i soldi. L’imprenditore, invece, fa notare come (lo si vede anche dalla carta intestata che ci ha inviato), l’Ufficio del Commissario fosse un Ufficio della Regione. Come andrà a finire? Per febbraio è fissata l’udienza.

 

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Commenti 1
  • svincoli

    Bravo Adriano, continua cos, veramente schifoso quello che stanno facendo tutti i nostri politici, dobbiamo fidarci di loro, questo non mai successo, per prendere in giro cos le persone e enorme, rubano i soldi e poi li richiedono ai cittadini: Ad Adriano li richiedono cos, come sappiamo tutti, ad altri in altre maniere, con alcuni ce la fanno, anche perch non si vogliono mettere contro i polici oppure andare per avvocati, non ne vedono poi la fine. Appaiono in televisione,rilasciano interviste, lavorano solamente nel bene, per i cittadini, la propria Regione, la propria Provincia i propri Comuni, invece solamente per apparire, farsi il proprio gruzzoletto in qualche Banca, speriamo italiana, poi, via. Vediamo la fine di quesa vergogna fatta al Baccianti, Siamo tutti con te.

    rispondi a svincoli
    mer 1 ottobre 2014 10:10