Borgo. La Messa Novella di don Leonardo Tarchi. Cronaca e foto © n.c.
Domenica 14 aprile 2013; una data che resterà indelebile per la Chiesa mugellana in generale e per la Chiesa borghigiana in particolare; resterà nella mente e nel cuore di tantissimi borghigiani che hanno preso quasi d’assalto (addirittura un’ora prima!!), la secolare Pieve romanica di San Lorenzo (peccato che tante persone sono rimaste fuori), per seguire, vivere, ascoltare, una cerimonia religiosa di alto significato cristiano, in occasione della prima Messa novella del giovane (28 anni) e caro don Leonardo Tarchi, ordinato orgogliosamente sacerdote dopo otto anni di studi in Seminario, domenica scorsa 7 aprile 2013 con altri sette confratelli nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore dal Cardinale Arcivescovo Giuseppe Betori. Era questo un giorno atteso da 50 anni, come ha detto il pievano don Maurizio Tagliaferri, da quando cioè fu ordinato sacerdote salesiano (28 luglio 1963), don Giuseppe Bandini, di una antica famiglia di speziali e farmacisti oltre che eroi risorgimentali, ed ecco quindi a maggior ragione un’attesa tanto desiderata, tanto agognata e finalmente arrivata.
L’ingresso del corteo in Pieve dal portale principale, proveniente dal prospiciente Oratorio di Sant’Omobono, era composto da diversi sacerdoti e fra gli altri don Giancarlo Corti ( già pievano di Borgo San Lorenzo e Preposto della Cattedrale di Firenze), don Giuliano Landini (pievano di Vicchio di Mugello), don Domenico Naldoni (parroco a Firenze), don Leonardo de Angelis, (parroco di Santa Lucia a Settimello), don Marcel Madiwale Houndebasso (vice parroco della Pieve di Borgo San Lorenzo), Padre Giovanni Roncari (Padre Priore del Convento dei PP. Cappuccini di San Carlo), don Nicola Materi (vice parroco di Santa Maria al Pignone), don Giovanni Prestianni (vice parroco di Scarperia), mentre gli altri sacerdoti della Pieve di Borgo, don Gabriel Fartadi e don Francesco Benvenuti, erano ad officiare nelle chiese dell’Unità Pastorale, quindi diversi diaconi (Costi, Giampieri, Uliva, Paladini), con due giovani seminaristi (uno di colore), hanno accompagnato don Leonardo Tarchi fino all’Altare Maggiore, sotto le note e i canti dei due cori uniti, che inondavano le arcate della chiesa borghigiana, diretti da Filippo Margheri con all’organo il maestro Marilisa Cantini.
Erano presenti anche alcune autorità amministrative e militari, con il sindaco Giovanni Bettarini, il Capitano dei Carabinieri Lanfranco Disibio, il Maresciallo della Guardia di Finanza Vincenzo Emanuele, il comandante della Polizia Municipale Gianni Doni, il Corpo Forestale dello Stato, la Croce Rossa Italiana, quindi alcune associazioni di volontariato (Confraternita di Misericordia, Gruppo Donatori di Sangue Fratres, U.n.i.t.a.l.s.i., Compagnia del SS. Crocifisso), associazioni Combattentistiche e d’Arma (Gruppo Alpini e Associazione Carabinieri in congedo).
Durante la celebrazione della Santa Messa novella di don Leonardo, ci sono stati momenti di grande emozione e commozione e senza alcuna retorica abbiamo visto con i nostri occhi molte persone con le lacrime agli occhi, specialmente quando don Leonardo ha ringraziato i suoi genitori, i suoi congiunti, i tanti amici, che gli sono stati vicini in questa sua scelta di vita consacrata a Cristo e alla Chiesa.
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Molto significativo e anche in questo caso toccante, il momento in cui alcuni bambini, fra i centinaia che erano presenti, gli hanno consegnato una splendida casula, dono e riconoscimento di tanti borghigiani. Durante la Santa Mesa ci sono stati due interventi del pievano don Maurizio che pubblichiamo integralmente:
"Carissimo Don Leonardo sono e siamo gioiosi nell'accoglierti in questa Pieve che è la tua Chiesa.E' la comunità cristiana di Borgo che ti ha generato alla fede, che ti ha sostenuto e dalla quale sei partito per rispondere alla chiamata che il Signore ti ha fatto. Oggi torni qui per celebrare con lei e per lei il sacrificio del Signore. RingraziamoLo e lodiamolo insieme perché ci dà l'occasione di sperimentare una così grande gioia per te e per noi tutti-“.
Al termine della celebrazione, ecco ancora un intervento del pievano Don Maurizio Tagliaferri: “- Caro Leonardo, credo che si debba ringraziare prima di tutto Dio che ha fatto questo grande regalo a te e a noi tutti. Un prete di Borgo che celebra a Borgo la sua prima messa non si verificava da 50 anni. Vorrei che il segno tangibile della tua presenza fra noi fosse un auspicio in più sensi: - un evento di come nella Chiesa si costruisca la comunità cristiana: Non c'è Chiesa senza eucaristia; - un'occasione di riflessione per tutti riguardo all'importanza della vocazione specifica che ognuno vive o di cui è in ricerca; - un annuncio a tutti i bambini e ragazzi del catechismo come possibilità di chiamata nella propria vita. Desidero ringraziare tutti. In particolare: i tuoi genitori e la tua famiglia; i concelebranti; le associazioni di volontariato; alcuni rappresentanti dell'unità pastorale - da me chiamati - in segno di comunione e di unità fra le varie parrocchie; le massime autorità della nostra città, civili e militari, perché un evento quale è quello che stiamo vivendo corrobora i legami di amicizia e fraternità che hai vissuto con tanti e tanti della nostra città. La gioia di questo momento non si può contenere in questa Chiesa ma va annunciata la mondo intero. Tutti ringrazio per la loro partecipazione. A te un ricordo nella mia e nostra preghiera come c'è stato in questi anni e come ci attendiamo da te. Grazie -“.
Si notava visibilmente che don Leonardo, quando ha ringraziato tutti, era profondamente commosso e non poteva esser diversamente; qualche lacrima gli solcava il volto, la voce era divenuta afona, un groppo alla gola che non andava giù; lo ha scosso un lungo, prolungato, profondo, entusiastico applauso da tutta l’assemblea: la Pieve era divenuta - sportivamente parlando - un piccolo entusiastico stadio dopo un goal all’ultimo minuto. Momenti belli, intensi, di una comunità cristiana viva palpitante nonostante un marcato laicismo e una larvata secolarizzazione. Ma se siamo ancora qua a festeggiare un giovane prete, vuol dire che Duemila anni non sono passati invano, e Mille da quando Lorenzo nativo di Amnejanum (l’antico Borgo) divenne prete all’interno della Pieve nel 1218 (800 anni orsono).
La giornata poi è continuata al Centro Giovanile del Mugello, adiacente al Santuario del SS. Crocifissso, quando davanti ad un copioso e gustoso buffet, preparato da tante brave popolane, centinaia e centinaia di persone hanno fatto ancora tanta festa a don Leonardo fino a sera inoltrata. Una domenica quella del 14 aprile 2013, che gli resterà nel cuore; il suo paese natio lo ha veramente accolto con grande gioia e con malcelato orgoglio cristiano.
Nella foto (qui sopra): Don Leonardo Tarchi al centro dell’Altare Maggiore della Pieve contornato dai suoi confratelli.
Nella foto (qui sopra): Un momento della Messa novella di don Leonardo.
Nella foto (qui sopra): panoramica della Pieve di San Lorenzo durante la cerimonia.
Nella foto qua in alto ll saluto all’esterno della Pieve alle autorità militari rappresentate dal Capitano dei Carabinieri Disibio e dal comandante della Polizia Municipale Gianni Doni.
Nella foto qui sopra don Leonardo Tarchi fra il babbo Francesco e la mamma Lorella.
Fotocronaca Marco Tortoli - Borgo San Lorenzo



Nicola Di Renzone
Ecco altri commenti che sono giunti in redazione: ----------------------- Caro Aldo , bravo, bravo davvero. Hai scritto benissimo che stata una giornata che rester indelebile nei cuori delle tante persone che erano presenti. Giulia P. (Borgo San Lorenzo) ------------------------ Gentile Giovannini, vedo e leggo che non dimentichi lattivit della Chiesa mugellana, da diverso tempo messa da parte dai cosiddetti mass media. Speriamo, come gi accaduto in passato, ti diano il buon servito. In questo territorio parlare della cristianit non politicamente corretto. Buon lavoro,coraggio e avanti. Piero abitante a Vicchio ---------------- Bello, bello davvero. Un abbraccio a don Leonardo, complimenti e auguri, Federico.
Nicola Di Renzone
Ecco altri commenti che abbiamo ricevuto via mail. E che volentieri riportiamo sotto l'articolo in questione. Nicola Di Renzone. ------------------------------------------------------------- Una giornata indimenticabile. Grazie caro don leonardo Giulio ---------------- Siamo una famiglia di Marradi che occasionalmente eravamo presenti alla Messa a Borgo. Abbiamo assistito con tanta gioia ad una cerimonia davvero emozionante. Auguri al giovane sacedote. ( F.D) ----------------------- Non mi vergogno di aver pianto!! Ada ------------- Certo farsi sacerdote in questi tempi vuol dire aver veramente fede! Grazie Leonardo di questa continuit e grazie allamnico Aldo per portare a conoscenza senza paure o vergogne dellattivit della nostra chiesa. Alfredo -----------------
aldo
Cari Francesco e Lorella, non c' niente da ringraziare, poich era doveroso ricordare questo evento eccezionale per la chiesa borghigiana. E se raffrontiamo questa scelta di Leonardo in un era dove la cristianit messa da una parte e molti se ne vergognano, doppiamente significativa. Un caro saluto e un abbraccio al caro Leo. Giovannini
Nicola Di Renzone
Pubblichiamo qui sotto anche un commento ricevuto per mail. La redazione: Auguri! a Don Leonardo che purtroppo non conosco ancora! E' un bell'esempio di fede per tutte le nuove generazioni, Cordialit, Tommaso
Francesco
Grazie Aldo per il bell'articolo a coronamento di una splendida giornata. Approfitto per ringraziare i Sacerdoti, le Autorit presenti, le tante persone che si sono adoperate per questo avvenimento,i parenti, i tanti amici e le tantissime persone che hanno partecipato a questa giornata condividendo con noi,entusiasmo e commozione. Auguri a Leonardo e grazie di cuore a tutti. Famiglia Tarchi.