
La notizia era attesa da tantissimi borghigiani e dai suoi familiari e proprio mercoledì 20 ottobre 2010, la Santa Sede nella persona del Pontefice BenedettoXVI°, nel Concistoro indetto per la nomina dei nuovi Cardinali, ha annunciato che Monsignor Domenico Bartolucci, per i suoi alti meriti nel campo della musica sacra (è considerato il più grande compositore vivente di musica sacra al mondo), è stato nominato Cardinale di Santa Romana Chiesa.
Ne siamo felici, poiché il neo porporato, borghigiano doc (suo nonno che si chiamava anch’esso Domenico fu un eroe risorgimentale, volontario, camicia rossa con Garibaldi a Bezzecca; è sepolto nel cimitero comunale, ma la sua lapide è nascosta da due contenitori per la spazzatura!! – e meno male che pugnarono per l’Italia!!), amava immensamente il suo paese natio e quando lo andavamo a trovare tutti gli anni in pieno luglio nella sua piccola chiesetta di Santa Maria a Montefloscoli (è ancora Priore !! in quel bellissimo lembo di terra mugellana), i ricordi si accavallano ai ricordi, e fra i tanti quando giovanissimo con i suoi amici del cuore e fra questi Amilcare (nostro babbo), Mario Capecchi “bischerino”, Attilio Capitelli, Ezio Coppini, Mario Questori, Luigi Zipoli ed altri, andavano a giocare fra le vecchie mura di Malacoda, in San Martino (dove era nato), sul Canto, nella discesina delle monachine in inverno scivolando sul ghiaccio, nei Fossi (ma che scriviamo a fare queste cose! Viviamo in un periodo dove il vecchio caro Borgo è completamente sepolto e dimenticato!), alla Cale a pescare con la forchetta i ghiozzi, poi in Sieve a fare il bagno in maggio: “-Anzi, una volta ci raccontò, scivolai nell’acqua alta ai masselli (vicini al ponte) e stavo per annegare ma tuo babbo Amilcare si gettò in acqua e mi trasse in salvo a riva con l’aiuto di tutti gli altri amici, mentre mia mamma che vide tutto urlava dalla disperazione; che spavento -”. Certo che ricordare in tanti anni di visite i racconti e gli aneddoti del grande Maestro, ci sarebbe tanto da scrivere. Ma come possiamo dimenticarci quando ci riceveva nella sua stanza a Montefloscoli, ci faceva cenno di far silenzio, poichè sovente era sempre impegnato con gli spartiti aperti sul pianoforte e con i capelli bianchi al vento, a comporre la sua bellissima musica sacra, ma una volta distaccatosi diveniva un fiume in piena; e si avvicinava alla soglia dei 90 anni. Ha serbato sempre nel cuore il suo amato paese natio, quando ancora era direttore effettivo della Cappella Sistina; in piena guerra fredda, fu invitato in Unione Sovietica per alcuni concerti a Mosca, a Stalingrado (attuale San Pietroburgo) ed in altre città; Basiliche, Cattedrali e Teatri pieni fino all’inverosimile con migliaia di persone ad applaudire il grande direttore e il grande compositore con la sua “Sistina” il più prestigioso complesso vocale del mondo. Il suo paese natio è stato un pò avaro nei suoi confronti, ma nel periodo dove l’amministrazione era più attenta alla visione culturale ed ai personaggi indigeni più in vista in tutti i campi e in tutti i settori (indimenticabile Patrizia Gherardi), Monsignor Bartolucci ottenne prestigiosi riconoscimenti e quando in occasione del suo cinquantesimo di sacerdozio festeggiato nel suo Borgo, con la Pieve di San Lorenzo piena fino all’inverosimile, la corale locale si esaltò eseguendo alcuni brani del Maestro con grande bravura. Momenti indimenticabili, emozionanti e commoventi. A 93 anni, Monsignor Domenico Bartolucci, nipote del rissoso, chiassoso e si dice anche anticlericale “garibaldino”, è stato nominato Cardinale, ovvero Principe della Chiesa Cattolica Universale e non poteva esser diversamente. Qualcuno, perché è un sacerdote, un vero cristiano, un grande musicista, storcerà la bocca, ma quando un Uomo è grande, sarà grande sempre. E la storia è lì a ricordarcelo.(A.G.)
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Una sue breve biografia tratta da una nota enciclopedia telematica:
Domenico Bartolucci (Borgo San Lorenzo, 7 maggio 1917) è un compositore e direttore di coro italiano.Sacerdote con il titolo di Monsignore, è Maestro Perpetuo della Cappella Musicale Pontificia Sistina e Accademico di Santa Cecilia, è noto nel campo musicale, sia come compositore che come direttore.Considerato tra i più autorevoli interpreti di Giovanni Pierluigi da Palestrina, ha compiuto, con il Coro della Cappella Sistina, numerose esibizioni in tutto il mondo; ha anche diretto numerosi concerti con il Coro dell'Accademia nazionale di Santa Cecilia (è da ricordare la tournée nella Unione Sovietica). Ha inoltre diretto il coro della RAI e i principali complessi sinfonico-corali italiani a Roma, Venezia, Trieste, Palermo, ecc.
Gli inizi della carriera
Giovanissimo entrò nel seminario fiorentino dove fu reclutato come cantore. Alla morte del suo maestro Bagnoli, gli succedette come direttore della Cappella del Duomo di Firenze. In quegli anni iniziò a comporre le prime messe, i primi mottetti, le musiche organistiche, i madrigali e la musica da camera.Alla fine del 1942 si recò a Roma per approfondire la conoscenza della musica sacra. Dopo aver ricoperto il ruolo di vice Maestro di S. Giovanni in Laterano, nel 1947 divenne Maestro della Cappella Musicale Liberiana di Santa Maria Maggiore come successore di Licinio Refice, assente. Nel 1952, su indicazione di Lorenzo Perosi, fu nominato Maestro sostituto della Cappella Sistina. Morto Perosi nel 1956, Pio XII gli conferì l'incarico di Direttore Perpetuo della Cappella Musicale Pontificia "Sistina".Nel 1997 fu sostituito -contravvenendo quindi la nomina papale a perpetuità- alla guida della Sistina da mons. Giuseppe Liberto, evento che destò alcune controversie nel contesto della musica liturgica: verosimilmente si volle optare per un'innovazione dello stile che più si confacesse alle celebrazioni di massa care a Giovanni Paolo II, e della cui regia era responsabile il vescovo Piero Marini, maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, a detta di molti tra i responsabili dell'accantonamento di Bartolucci. Tra coloro che più avversarono la decisione fu il cardinale Joseph Ratzinger, il quale, divenuto Papa richiamò Bartolucci a dirigere un concerto nella Cappella Sistina il 24 giugno 2006, nel quale ha offerto musiche del repertorio della polifonia sacra di Giovanni Pierluigi da Palestrina, accanto a proprie composizioni tra cui il mottetto a 6 voci "Oremus pro Pontifice nostro Benedicto" dedicato al Papa.
Bartolucci e il Coro della Cappella Sistina
Il complesso della Cappella Musicale Pontificia "Sistina", alla morte di Perosi versava in precarie condizioni. La situazione fu risanata anche grazie all'impegno di Bartolucci e all'interessamento personale di Giovanni XXIII. Nei 40 anni della sua direzione le esecuzioni durante le liturgie papali si alternano a tournées in vari Paesi (Austria, Germania, Irlanda, Francia, Belgio, Olanda, Spagna, Isole Filippine, Australia, Canada, Stati Uniti, Turchia, Polonia, Giappone). Negli anni del Concilio Vaticano II Bartolucci, contrario all'abbandono del latino, si impegnò affinché la riforma liturgica non prendesse un indirizzo ostile nei confronti della musica sacra. I suoi riferimenti in campo musicale furono la tradizione polifonica palestriniana e il canto gregoriano.
L'attività di compositore
Bartolucci si è dedicato anche all'insegnamento e alla composizione. Il corpus di opere già pubblicate supera i quaranta volumi e comprende Mottetti, Madrigali, Messe, Laudi, Inni, musiche sinfoniche, organistiche e da camera, e soprattutto una serie di oratori per soli, coro e orchestra. È da menzionare anche il Brunellesco, un'opera lirica in tre atti ancora mai eseguita.La concezione della musica per Bartolucci si fonda sul "dire" con naturalezza e spontaneità rifuggendo astrattezze e astruserie. I suoi punti di riferimento sono il canto gregoriano, Palestrina e Verdi. Caratteristica di tutta la concezione estetica del compositore è quella di un ossequio alla tradizione, alla cui base colloca «una notevole severità di canto e quella limpida e solida polifonicità» indicate nella prefazione del suo Primo Libro dei Mottetti.
Le sue opere, i suoi scritti
Le opere di Domenico Bartolucci sono edite in 49 volumi da Edizioni Cappella Sistina.Mottetti Primo libro dei Mottetti (Antifone Mariane), 30 mottetti a 4 voci e Litanie Lauretane. Secondo libro dei Mottetti, 25 canti a 1-2-3-4 voci uguali con organo; Terzo libro dei Mottetti; 44 mottetti a 4 voci. Quarto libro dei Mottetti; 35 mottetti a 5-6-7-8 voci; Quinto libro dei Mottetti; 24 mottetti a 4-5-6 voci e organo; Sesto libro dei Mottetti, 20 mottetti a 4-5-6-7-8 voci a cappella o con organo. Cantica varia, 7 composizioni a 4-5-6 voci a cappella o con organo Sacrae Cantiones, 46 mottetti a più voci
Inni; 36 inni a 3-4-5-6 voci per l'anno liturgico Magnificat, 4 cantici a 2-3-4 voci a organo e 8 cantici a 5 voci a cappella sugli 8 modi modali Natale, 26 composizioni a 1-2-3-4-5-6 voci Settimana Santa, messe, mottetti e responsori a 4-5 voci
Laudi e Madrigali Laudi Mariani; 24 laudi a 3-4-7 voci; Primo libro dei Madrigali, 18 madrigali a 3-4-5-6 voci; Secondo libro dei ;adrigali, 13 madrigali a 3-4 voci e pianoforte; Miserere, per baritono solo, coro a 6 voci e orchestra; riduzione per canto e pianoforte. Messe (alternate al canto Gregoriano) 8 messe a 4-5 voci; Primo libro delle Messe, 5 messe a 1-2-3-4 voci; Secondo libro delle Messe, 5 messe a 2-3-4 voci; Terzo libro delle Messe, 6 messe a 3-4 voci; Quarto libro delle Messe (Dominicis infra annum), 5 messe a 3 voci; Messa Jubilaei, per coro a 4 voci, organo e piccola orchestra; Messa Assumptionis, a 6 voci con orchestra; Messa in onore di S. Cecilia, per soprano, coro a 4 voci, organo e piccola orchestra; Messa pro Defunctis, per soli, coro a 8 voci e orchestra; riduzione per canto e pianoforte; Messa de Angelis, per soli, coro a 4 voci e orchestra
Opere e Oratori Brunellesco, opera lirica in tre atti, per coro e orchestra.Baptisma, poemetto sacro per soprano e basso solista, coro a 3 voci di soprani contralto e orch; La Natività, oratorio per soli, coro a 8 voci e orchestra; La Passione, oratorio per soli, coro a 6 voci e orchestra; La tempesta sul lago, oratorio per soli, coro a 4-7 voci, e orchestra; Gloriosi Principes, oratorio per soli, coro a 6 voci e orchestra;
Altre composizioni Trittico Mariano, per organo. Organo, composizioni per organo e per clavicembalo; Sinfonia rustica (Mugellana); Concerto in mi, per pianoforte e orchestra; Romanza, con variazioni, per violino solo; Sonata in sol, per violino e pianoforte; Trio in la, per violino, violincello e pianoforte.
Foto 1 : Monsignor Domenico Bartolucci con Papa Benedetto XVI° e la corale all’interno della “Cappella Sistina” ( 2006).
Foto 2 : Alcuni amici borghigiani a Montefloscoli con il Maestro; da sinistra il Maestro Silvano Sardi, il prof. Raffaele Barletti, lo scrivente di queste note, Pier Luigi Naldi e seduto a destra Monsignor Domenico Bartolucci (2007)
Foto 3 : In visita a Monsignor Bartolucci a Montefloscoli; da sinistra la prof. Marilisa Cantini Baluganti, Roberta Landi Malavolti, il Maestro Bartolucci e Sabrina Landi Malavolti ( 2009).
Foto 4 : L’indimenticabile esecuzione di un’opera del Maestro Bartolucci (La Tempesta sul Lago), a destra mentre dirige, eseguita nella Pieve di Borgo San Lorenzo in onore del paese natio (2000).
( Foto e archivio di Aldo Giovannini)