'C'è il Rovigo nell'affresco di Giotto'. Nencini a Firenzuola presenta la sua ipotesi © n.c.
Lunedì 26 giugno il viceministro Riccardo Nencini sarà a Firenzuola per presentare il suo libro 'Il magnifico ribelle. Il Mugello di Giotto' (Piazza Agnolo, ore 21, con il sindaco, Claudio Scarpelli). Nel libro di Nencini (viceministro ma anche studioso), tra le altre cose, si avanza l'ipotesi che (come riporta Toscana Media News):
sia la cascata del torrente Rovigo, a Firenzuola, il paesaggio riprodotto da Giotto di Bondone nel Miracolo della sorgente dipinto nel ciclo di affreschi sulle storie di San Francesco della basilica superiore di Assisi, tra il 1295 e il 1300. Il libro di Nencini è introdotto da due testi di Cristina Acidini e Franco Cardini e comprende anche un pensiero del critico d''arte Vittorio Sgarbi che, in merito all'ipotesi Nencini, parla di "confronti suggestivi e convincenti". Nel suo libro su Giotto Nencini affronta un viaggio verso la Firenze della seconda metà del Duecento per svelare, attraverso testimonianze e documenti inediti, alcuni dei misteri che avvolgono le origini di Giotto e il suo ruolo nel tempo. Fonte Toscana Media News



Saverio Zeni
A completamento di quanto scritto dal lettore Margheri inseriamo una informazione sulla Cascata della Piscia. La Cascata della Piscia si trova lungo l'impervio Fosso di Riateri,che nasce dall'Antico Passo dell'Osteria Bruciata e termina il suo corso nel Fiume Santerno nelle vicinanze di Firenzuola. Il suo breve e tortuoso percorso ricco di cascatelle naturali, prima fra tutte "il salto della piscia", un alta parete verticale di arenaria che crea la cascata.
Raffaello Margheri
Potrebbe anche essere la cascata della Piscia ,
Piero
Secondo il mio modestissimo parere, quello di un pescatore che proprio stamani, guarda caso, era alla cascata delle 7 Fontane (come in questa parte del Mugello viene chiamata la cascata, mentre verso Marradi e la romagna conosciuta come Tanagone), ci vuole proprio una grande, ma grande, fantasia per ritrovarla nel dipinto di Giotto. Anche quanto ricorda la tradizione, che Giotto fosse in viaggio a dorso di mulo, quando realizzo il miracolo della comparsa della sorgente, stona alquanto con la disposizione della cascata che, pur se raggiungibile a dorso di mulo, non consente per di proseguire oltre un qualsiasi viaggio; oltretutto con un mulo. Ma ripeto, il mio solo un modestissimo parere, basato essenzialmente sulla logica.