Coca. Interrogatori ai consumatori, che rischiano il 'favoreggiamento' © n.c.
C'era anche OK!Mugello questa mattina (lunedì 20 luglio) alla conferenza stampa di presentazione dell'operazione antidroga Giotto che ha portato al blitz di questa mattina con 5 persone in custodia cautelare in carcere, 2 arresti domiciliari e 1 obbligo di dimora. Operazione che, insieme all'operazione Cavallina e all'operazione Gemini rientra nel quadro delle attività della compagnia di Borgo per contrastare il traffico di stupefacenti in Mugello (clicca qui per il primo articolo di OK!Mugello, con i dettagli dell'operazione). Attività iniziata, spiega il Maresciallo Cataldo (comandante della stazione di Vicchio) oltre un anno fa: "A fine 2013 ci siamo accorti che un cittadino albanese aveva tenore di vita superiore a sue entrate e non lo nascondeva. Abbiamo fatto allora accertamenti e trovato incongruenze che poi hanno portato agli arresti. La tecnica di spaccio utilizzata, come abbiamo scritto questa mattina, si era intanto affinata e l'artefice aveva costituito un nucleo di fedelissimi, con la droga che veniva conservata (occultata in barattoli disseminati nelle campagne di Vicchio, nascosti nelle cavità degli alberi o sotterrati ai piedi delle piante). Altro aspetto importante da sottolineare è che nel corso dell'operazione sono stati interrogati molti consumatori e che molti altri lo saranno nei prossimi giorni. Tutte persone che, se cercheranno di proteggere gli spacciatori, potranno venire deferite per favoreggiamento (come già successo). Nel giro di spaccio, come detto questa mattina, era coinvolto anche un italiano, non più giovanissimo. Come non giovanissimi (ossia non ragazzini) erano i clienti (per la maggior parte quarantenni). [video width="720" height="576" mp4="/2015/07/immagini-arresti-operazione-giotto-x-okmugello.mp4"][/video]


