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Domenica Mohamed Ba a Borgo. Alla festa di Liberazione

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Domenica Mohamed Ba a Borgo. Alla festa di Liberazione Domenica Mohamed Ba a Borgo. Alla festa di Liberazione © n.c.
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Domenica 28 luglio, sul palco della 29° Festa di liberazione a Borgo San Lorenzo, torna Mohamed Ba, che da qualche anno riscuote grande successo in Mugello e presenta quest'anno un nuovo spettacolo dal titolo "Scuola d'italianità". Con lui sul palco i Benkadì, un gruppo musicale afro che vede la presenza sia di musicisti italiani che di musicisti africani residenti in Mugello. Sarà una serata di musica e parole, in cui l’attore senegalese ci condurrà in un nuovo viaggio attraverso l’interculturalità. Da scuola di italianità - attraversamenti : Ovunque ci sono i transiti, persone che passano la vita a passare. Passano le frontiere. Passano la storia stando di fianco, come in equilibrio per non lasciare troppe tracce... Passano le case che abitano senza troppa convinzione, senza cambiare nemmeno il cartellino col cognome sul citofono. Passano da un lavoro all'altro, senza regole, senza ferie e senza pensione ... Passano la ringhiera fredda di un balcone e vanno giù per non disturbare più. Passano lontano dalla città dove sono nati perché la nostalgia potrebbe ucciderli. Passano e a volte si fermano al bar. Noi li vediamo senza volerli guardare ma la loro voce... Nato in Senegal, Mohamed Ba vive e lavora in Italia da più di 20 anni. Mescolando valori, culture e tradizioni, cerca di costruire un ponte che colleghi il meglio di quello che determina il suo essere africano prima e senegalese poi, con il meglio che il territorio che lo ospita possa offrire. Attraverso il suo lavoro di mediatore, scrittore e musicista, educatore, attore e drammaturgo teatrale, cerca di dare il suo contributo mettendo l’uomo al centro per contribuire ad un processo di rivoluzione delle coscienze, portando avanti e cercando di diffondere il concetto di interculturalità. “Quando una vita è così sparpagliata, disseminata, di percorsi, di scelte positive e negative, di incontri e di scontri, alla fine l’identità muta a tal punto che sei la somma di tutte le esperienze messe insieme. E per questo amo definirmi un senegaliano, perché non sono più solo il senegalese partito da Dakar per andare ad esplorare il mondo, ma non sono nemmeno un cittadino italiano e quindi sono diventato un ponte, in un certo senso”. Qui maggiori info

 

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