“Ieri sera ho partecipato alla notte elettorale presso il Consolato americano di Firenze.
I risultati di stamani parlano chiaro: ha vinto l'America credente, frugale e profonda; quella degli agricoltori, dei camionisti, degli operai.
Adesso auspico che il nuovo Presidente riporti la pace in Ucraina e Medio Oriente, e chissà se il nostro Sindaco gli darà mai le chiavi della Città, come le aveva date Nardella a Richard Gere. Auguri di buon lavoro per i prossimi 4 anni”. Lo dichiara Alessandro Draghi, vicepresidente vicario del Consiglio comunale.
Non è d'accordo Dmijtri Palagi di Spc. "Le chiavi della Città a Trump: peggio della proposta Merkel, Firenze sappia invece essere Città internazionalista e aperta, non subalterna al potere.
il Vicepresidente del Consiglio comunale di Fratelli d'Italia fa peggio dell'Amministrazione Nardella, che aveva proposto la cittadinanza onoraria per Angela Merkel, ignorando le condizioni in cui fu ridotta la Grecia grazie al governo tedesco da lei presieduto. Per fortuna quell'atto rimase senza seguito.
A poche ore dall'esito delle elezioni USA ecco che Fratelli d'Italia, con il Consigliere Draghi, dimostra che c'è una totale subalternità al Paese a Stelle e Strisce.
Si chiede di dare le Chiavi della Città a un ricco imprenditore appena rieletto inquilino della Casa Bianca.
Certo, è vero che le amministrazioni "democratiche" non sono state meglio, in termini di politiche di pace, ma esultare per l'avanzare di forze che soffiano sull'intolleranza è ai limiti del grottesco.
Trump rappresenta il sovranismo di chi è ricco, una sorta di protezionismo che coltiva le diseguaglianze sociali e la tutela dei privilegi.
Diamo per scontato che la provocazione del Consigliere Draghi resterà senza riscontro, ma guardiamo con preoccupazione a una polarizzazione su due poli che nel tempo ha immaginato e forse immagina anche il Partito Democratico. Non ci rassicura nemmeno la rivendicazione del Movimento 5 Stelle dei buoni rapporti tra l'allora Presidente del Consiglio Conte e il primo mandato del Presidente Trump. Il tema è capire se l'Europa riuscirà a veder nascere un'alternativa di sistema, uscendo da una subalternità in cui il partito di Fratelli d'Italia è immerso."
“Congratulazioni a Donald Trump, 47esimo presidente degli Stati Uniti, che ha vinto in modo netto contro la cultura woke e fintamente progressista portata avanti anche dalla sinistra italiana. Gli statunitensi non hanno avuto paura di cambiare in nome della difesa delle loro identità e della loro economia. Hanno vinto i valori liberali." dichiara in una nota il consigliere regionale FdI Sandra Bianchini.
‘Fermeremo tutte le guerre’ sono state le prime parole dette da Donald Trump appena è stato rieletto Presidente. Gli statunitensi sono stati convinti a dare fiducia a Trump anche per le sue posizioni sulle crisi internazionali che stanno tenendo il Mondo con il fiato sospeso da più di due anni. In quest’ottica, sostengo la proposta del vicepresidente vicario del Consiglio comunale di Firenze Alessandro Draghi di consegnare le chiavi della città di Firenze al neoeletto Presidente. Non sarebbe la prima volta che la città riconosce il valore di un Capo di Governo straniero: nel 2020 Angela Merkel, quale Cancelliera tedesca, fu nominata cittadina onoraria”.