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Faentina - Tagli alle corse nella tratta Firenze-Borgo-Marradi-Brisighella-Faenza?

Unione dei Comuni - Interrogazione del Gruppo Consiliare del Centro Destra

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Faentina Faentina © N.c.
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L'alluvione che poco tempo fa ha colpito l'Alto Mugello, ha messo in seria difficoltà anche il trasporto ferroviario soprattutto nel tratto Marradi-Faenza sulla linea Faentina. La situazione non sembra ancora sulla via della normalizzazione tant'è vero che Rodolfo Ridolfi, a nome del gruppo consiliare del Centro Destra in Unione dei Comuni, ha presentato un'interrogazione di cui pubblichiamo di seguito, un'ampia panoramica del suo testo.

 

La linea ferroviaria Faentina: dopo il lungo periodo dei treni inadeguati, dei ritardi, delle soppressioni, del sovraffollamento, dei mancati rimborsi dei disagi inaccettabili. La Regione e Trenitalia si avviano a predisporre un dopo alluvione di tagli alle corse nella tratta Firenze-Borgo-Marradi-Brisighella-Faenza?


Il sottoscritto consigliere Rodolfo Ridolfi


Premesso che:
Una ferrovia efficiente rappresenta una risorsa importante per il Mugello-Alto Mugello ed una condizione insostituibile per arrestare il declino e l’ulteriore gravissimo spopolamento in atto nei Comuni di Marradi e Palazzuolo Sul Senio (FI); purtroppo e da lungo tempo i cittadini interessati prima dell’alluvione subivano disservizi e disagi intollerabili quali ritardi quasi costanti, soppressioni, sovraffollamento delle vetture mancati rimborsi ai lavoratori ed agli studenti; 
le forze politiche che governano la Toscana, come sostenuto puntualmente  con numerosi e ricorrenti documenti, ordini del giorno e interrogazioni anche nei comuni interessati, sulla Faentina, non sono mai riuscite ad individuare soluzioni adeguate ed hanno disatteso le esigenze dell’utenza destinando, spesso le risorse  comprese quelle per i danni della Tav, ad imbiancare stazioni invece di istituire nuovi treni più corse e servizi efficienti per gli utenti, in primis studenti e lavoratori pendolari;
l’escalation dei disagi e delle inadempienze sembra drammaticamente accentuarsi, complice il lungo dopo alluvione, con le inaccettabili decisioni che la riapertura della tratta Marradi – Faenza, sarebbe accompagnata dalla la soppressione di alcuni treni:
questa annunciata decisione sarebbe talmente improponibile da avere generato la moina di alcuni consiglieri della maggioranza regionale che governa che chiedono a se stessi di fare qualche cosa per impedire l’accrescere dei disagi per gli utenti ormai stremati dall’inefficiente servizio ferroviario regionale;
lo scorso ottobre l’assessore della Regione Toscana alle infrastrutture e mobilità e l’assessore ai trasporti dell’Emilia- Romagna, i Sindaci e gli amministratori dei territori coinvolti, RFI e Trenitalia si sono incontrati annunciando il tardivo ripristino, dicembre 2023, dei treni sulla tratta, frequentata da studenti e pendolari;
la linea ferroviaria Faentina, tra Marradi e Faenza, dovrebbe riaprire a dicembre ma, con l’orario invernale in vigore dal 10 dicembre, ci sarebbero meno corse sull’intera tratta;
agli inesistenti servizi notturni sulla tratta si aggiungerebbero tagli al servizio ignorando le obbiettive necessità del territorio; 
il tratto ferroviario più penalizzato della linea è quello compreso tra Borgo San Lorenzo, Marradi, Brisighella e Faenza la cui interruzione ha aggravato lo stato di marginalità in cui versano soprattutto i Comuni di Marradi e Palazzuolo Sul Senio.
Interroga il Presidente
Per conoscere se quanto riportato in premessa corrisponda a verità e del caso se non ritenga, come l’interrogante ritiene, necessaria  una immediata  azione, di  concerto  con  i  Comuni  interessati, affinchè venga ricondotta alle proprie responsabilità la Regione Toscana, incalzandola affinché questa vitale infrastruttura sia restituita finalmente funzionante  ai cittadini penalizzati da questa situazione non più tollerabile che colpisce soprattutto studenti e lavoratori pendolari e impoverisce economicamente i territori provati dai recenti danni alluvionali e sismici.

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