Enrico Zoi è un giornalista, ma uno di quelli speciali. Non solo come “penna” (giornalista, scrittore, autore, critico cinematografico e teatrale, ecc…) ma come persona intendo. Anzi tutta la famiglia lo è: Enrico, Raffaella, Irene e il “piccolo” di famiglia, Filippo, oggi giovane adulto rientrante nello spettro autistico. Se Enrico è una penna eccellente, Filippo ha grandi dote artistiche. E così è nato l’ultimo libro “Lo zampacchione giallo e altre storie” che segue il primo libro uscito “Favole per Irene, Sarnus, 2018”, un bel libro il cui ricavato è andato ad ASA (Associazione Sindromi Autistiche).
Questo secondo libro è intitolato al personaggio di maggior successo del primo, lo Zampacchione Giallo, 5 nuove storie di fantasia estrema accompagnate da bellissime immagini piene di colori. Ughetta la Draghetta, Trangugio il vulcano permaloso, Trillo il canino brillo e tante altre simpatiche creature, sono le protagoniste di una vera e propria galleria delle meraviglie che sfida i limiti della fantasia.
Il tratto di Filippo poi è inconfondibile: nato nel 1996, ha già all’attivo alcune mostre personali e collettive, tra cui la recente rassegna internazionale L’arte risveglia l’anima. La mostra itinerante (Firenze, Milano, Torino, Roma, Ancona, Brescia, Pistoia, Pisa) nell'ultima edizione, quella di Pisa, chiusa il 1° febbraio 2020, l'autoritratto di Filippo è stato scelto come immagine della stessa esposizione in tutto il materiale pubblicitario.