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Firenze, poliziotti feriti nel corso di un inseguimento: arrestano il fuggitivo nonché loro aggressore

Il fuggitivo, indagato anche per il possesso ingiustificato di un cacciavite, è stato arrestato con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale

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Carabinieri Carabinieri © Carabinieri
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Uscito da una palazzina di via Bovio, il sospettato avrebbe cominciato a correre a gambe levate dopo aver incrociato una volante impegnata in un altro controllo nella zona, facendo così ipotizzare agli investigatori la sua estraneità a quel condominio e verosimilmente un’ingiustificata presenza all’interno di quello stabile. La vicenda, avvenuta nella tarda mattinata di ieri - 14 ottobre - e con protagonista un 54enne di origine serba, non sarebbe naturalmente passata inosservata agli agenti che hanno subito approfondito la questione facendo avvicinare un’altra “pantera”.

Due agenti si sono così lanciati all’inseguimento a piedi del sospetto. L’ uomo - alto circa due metri - una volta raggiunto, avrebbe aggredito i tutori dell’ordine dopo essersi disfatto per strada di un grosso cacciavite.

Una volta raggiunto, avrebbe colpito, in più fasi, i suoi inseguitori con calci e pugni arrivando addirittura a torcere il polso ad uno dei poliziotti per liberarsi dalla scomoda presa.

Durante la sua corsa, avrebbe anche scavalcato la recinsione dei giardini di una banca, sarebbe entrato in un secondo edificio, per poi ributtarsi nuovamente in strada in via Mazzini.

Ovviamente i suoi inseguitori, due giovani agenti delle volanti, non si sono dati per vinti e alla fine hanno avuto la meglio, riportando tuttavia entrambi diverse contusioni, uno proprio ad un polso.

Il fuggitivo, indagato anche per il possesso ingiustificato del cacciavite, è stato arrestato con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e oggi, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, si è dovuto presentare di fronte al giudice per la convalida della misura precautelare.

Si precisa che l’effettiva responsabilità della persona indagata e la fondatezza delle ipotesi d'accusa a suo carico, dovranno essere sempre valutate nel corso del successivo processo e che al momento la stessa è assistita da una presunzione di innocenza.

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