Sono stati respinti i ricorsi al tribunale del Riesame fiorentino presentati da tre dei nove indagati ritenuti di essere, secondo l'accusa, persone aderenti a un'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti tributari, all'appropriazione indebita e all'autoriciclaggio.
Associazione che avrebbe utilizzato numerose attività del centro storico fiorentino per fare del nero da riutilizzare in un secondo momento per affittare o acquistare altre attività.
Nello specifico dal 2012 ad oggi risulterebbero coinvolti 31 ristoranti, prevalentemente nel centro, due alberghi, attività di noleggio auto e un birrificio per un valore totale pari a circa 13 milioni e mezzo di euro.
Come riporta il quotidiano La Nazione, a vedersi respinti i ricorsi e negato il dissequestro di alcuni beni che secondo l'indagine sarebbero frutto del reinvestimento di proventi illeciti, sono Eluert Kamami, Albions Ziaj ed Eros Gjona.
Il primo, albanese di 40 anni, sarebbe – stando all'accusa – una delle menti dell'associazione insieme al fiorentino Alessandro Bigi.