
Nove tappe per oltre 600 kilometri percorsi in Mountain Bike sulla dorsale appenninica attraversando quattro regioni: Toscana, Emilia Romagna, Umbria e Lazio. Stefano Dalfiume, maestro della Federazione Ciclistica Italiana, un ciclista "targato OK!Mugello, accompagnato da Fabio e Barbara ha concluso ieri, domenica 13 agosto, la seconda edizione della " Firenze Roma ". A seguire la seconda parte dei resoconti giornalieri della sua avventura, mentre qui è possibile leggere le prime 4 tappe: La quinta tappa (9 agosto), da Monte Santa Maria Tiberina a Gubbio si è contraddistinta per le sue strade ghiaiate e sterrate della Val Tiberina, che ci hanno permesso di coprire agevolmente i primi 20 km, durante ai quali abbiamo costeggiato sterminate piantagioni di tabacco e anche il fiume Tevere per un paio di chilometri, fino a giungere ad uno dei Borghi piú belli d' Italia: Montone, veramente delizioso, rinomato anche per la figura del condottiero Baldaccio da Montone Qui Barbara ed io abbiamo sostato per pranzo e per ricaricare un'ora le batterie delle nostre bici, consapevoli che non eravamo ancora a metá della tappa e ci aspettava anche la maggior parte di dislivello giornaliero. Siamo ripartiti quindi in direzione di Pietralunga e dopo breve trasferimento in asfalto abbiamo deviato su una carrarecca a fondo sterrato e compatto, che abbiamo percorso per 6 lunghi km, con media di pendenza dell'8% e che non mollava mai. L'incomparabile panorama che si poteva godere mentre si saliva sotto il sole cocente ha fatto passare in secondo piano la fatica,ampiamente compensata dallo spettacolo che si mostrava ai nostri occhi. Giunti sulla sommità abbiamo potuto vedere Gubbio in lontananza, quindi iniziava la discesa sterrata e veloce che ci portava alle porte di Gubbio grazie alle stradine secondarie che fanno parte del sentiero Francescano. Siamo giunti presso l'Anfiteatro dopo aver percorso 62 km e 1150 m. di dislivello, con le batterie ancora cariche al 50%. Alla sera cena in appartamento con ospite l'amico Luca di Gubbio.
Sesta Tappa, da Gubbio ad Assisi: Fabio ed io siamo partiti dalla Chiesa della Vittorina, dove San Francesco ammansí il Lupo feroce che spaventava gli abitanti. Dopo breve tratto asfaltato il percorso ha iniziato a salire repentinamente su strada ghiaiata e dopo alcuni saliscendi veloci siamo giunti al primo sentiero che in ripida salita sconnessa ci ha portato su un nuovo tratto ghiaiato che, in prossimità di una delle tante chiesetta disseminate sul percorso ci é costato una foratura: un gigante spino d'acacia si era conficcato nella gomma della bici di Fabio. Dopo la riparazione siamo ripartiti transitando sul crinale contraddistinto dai tanti castelli presenti, tra i quali quello di Biscina che il percorso lambisce. Ancora discesa sterrata per poi affrontare in salita un sentiero molto scosceso, attrezzato con scalini per agevolare il cammino dei tanti pellegrini a piedi. Da qui é stato breve giungere a Valfabbrica per ricaricarere un'oretta le batterie e rifocillarci. Ripartiti solo il sole cocente del primo pomeriggio, ci attendeva l'ultima fatica: il sentiero chiamato "fosso della lups", fondo compatto e tre strappi in salita con pendenze del 25%, ove le nostre bici a pedalata assistita hanno fatto la differenza! Giunti in cima al crinale, in breve abbiamo potuto scorgere in lontananza la Basilica di San Francesco, che ci ha segnalato che eravamo arrivati ad Assisi! La tappa come già sapevo é stata la più dura del Tour, con i suoi 53 km e 1500 m di dislivello lungo il sentiero francescano, sempre molto bello, suggestivo ed impegnativo. https://www.facebook.com/stefano.dalfiume/videos/1199859633451713/
Settima tappa Assisi-Spoleto-Arrone: la tappa ha preso il via con visita al centro di Assisi, in particolare sosta presso La Basilica di San Francesco, poi abbiamo proseguito in direzione della pianura, verso Cannara famosa per le cipolle e poi a Bevagna, graziosissimo Borgo tra i piú belli d'Italia, infatti ci ha talmente conquistati che la visita é andata oltre i tempi previsti. Siamo ripartiti a ritmo sostenuto in pianura, direzione Spoleto, seguendo la ciclabile Assisi-Spoleto che ci ha richiesto molto impegno, a causa del forte vento laterale che ha soffiato per 30 chilometri. Arrivati a Spoleto abbiamo fatto sosta per ricaricare le batterie e mangiare un panino, dopo una veloce visita al centro di Spoleto, in particolare al Teatro Romano per poi ripartire in salita, per scollinare oltre la vecchia ferrovia Spoleto-Norcia. Qui abbiamo fatto una veloce sosta presso l'agriturismo e Az.agricola "Zenzero e dintorni" per proseguire in veloci saliscendi lungo la ciclabile che costeggia il fiume Nera, che in circa 20 km di veloce percorrenza ci ha fatto raggiungere la nostra meta, Arrone, dopo 100 km e 1300 m di dislivello percorsi.
Ottava tappa: Artone-Rirti-Nerola al mattino presto ci siamo svegliati di soprassalto, a causa di un violento temporale che si é abbattuto su Arrone e Rieti. Abbiamo cosí deciso di effettuare uno spostamento in auto, onde evitare di incorrere in problemi nei sentieri che erano diventati acquitrinosi. Siamo quindi partiti seguendo il percorso che ci ha portati a visitare la cascata delle Marmore (spettacolare!), il Lago di Piediluco con il grazioso paesino annesso, per poi uscire dall'Umbria e approdare in Lazio, a Rieti, per poi giungere a Nerola (RM) ove si trova il Castello Orsino, e le foto dicono tutto. Abbondante e deliziosa cena alla trattoria "Da Celeste" per ricaricarsi per l'ultima tappa da Nerola a Roma! https://www.facebook.com/stefano.dalfiume/videos/1200761843361492/
Ce l'abbiamo fatta, siamo a a Roma! Dopo 9 tappe, contraddistinte da un caldo insistente che non ci ha mai mollati abbiamo portato a termine la nostra avventura. Stamattina, domenica 13 agosto, abbiamo lasciato Nerola e il favoloso Castello Orsini continuando la nostra marcia verso Sud, pedalando sempre tra strade sterrate e ghiaiate, in mezzo a Campi di ulivi a perdita d'occhio. La vegerazione qui era molto diversa da quella incontrata nelle tappe precedenti', era chiaro che ci stavamo velocemente spostando verso Sud. Il ritmo di pedalata é stato regolare, sebbene 2 soste forzate per una camera d'aria capricciosa ci hanno rallentati un po, e comunque abbiamo passato velocemente gli abitati di Montelibretti e Monterotondo, oltrepassato il quale abbiamo iniziato a scorgere l'avvicinamento alla citta', confermato dal passaggio sotto al Grande Raccordo Anulare, oltrepassato il quale abbiamo proseguito verso Sud in direzione della ciclabile che costeggia per buona parte il Tevere, per poi lasciarla in prossimità di Castel Sant'Angelo, il quale ci ha confermato che eravamo già nei pressi di Piazza San Pietro! Le foto di rito sono servite a celebrare l'arrivo del nostro Firenze-Roma con mountain bike a pedalata assistita, 9 giorni meravigliosi!