Frigorifero, attenzione a germi e batteri: se non fai questa cosa spesso, la tua salute è in pericolo - okmugello.it
Ogni quanto va pulito il frigo? Come igienizzarlo in sicurezza? Tutte le risposte pratiche in questa guida
Pulire il frigorifero è un’operazione che molti rimandano, ma che incide sulla sicurezza alimentare, sull’ordine in cucina e sulla durata del cibo. Non c’è una scadenza rigida, ma i tecnici consigliano di farlo almeno ogni tre o quattro mesi, con maggiore frequenza in caso di perdite, cattivi odori o alimenti deperibili. Il momento migliore? I mesi invernali, quando la temperatura più bassa aiuta a conservare i cibi durante la pulizia. Un frigorifero sporco può diventare un ricettacolo di batteri invisibili, mentre uno ben igienizzato evita contaminazioni e prolunga la freschezza di ciò che contiene.
Come pulire e igienizzare correttamente il frigorifero
La prima regola da seguire è semplice: svuota tutto il contenuto, senza tralasciare barattoli, bottiglie o confezioni aperte. Se hai bisogno di più tempo, sposta temporaneamente gli alimenti in un altro frigo o su un balcone protetto, se le temperature lo consentono. Tieni a portata di mano una bacinella, un panno morbido e un detergente naturale. Un mix molto efficace prevede tre parti di acqua calda e una parte di aceto, ma puoi utilizzare anche bicarbonato o limone per ottenere un effetto disinfettante e deodorante.

Tutti i ripiani, cassetti e guarnizioni vanno rimossi e lavati singolarmente. I residui visibili vanno eliminati con cura e le superfici asciugate bene prima di rimettere tutto a posto. Non dimenticare di controllare le date di scadenza e di gettare eventuali prodotti andati a male. In caso di sporco ostinato, un vecchio spazzolino da denti può essere utile per raggiungere le fessure o le guarnizioni in gomma.
La pulizia esterna è altrettanto importante: maniglie, sportello e zona posteriore devono essere liberati da polvere e ditate. Se il tuo frigo è dotato di filtro dell’aria o cartuccia per l’acqua, verifica lo stato e sostituiscili quando necessario. Per chi preferisce i prodotti pronti, esistono spray specifici igienizzanti per frigorifero o kit completi con tutti gli accessori utili.
E se il frigorifero è appena uscito dall’imballo? Anche in questo caso è bene passare tutte le superfici con un panno imbevuto di acqua tiepida e aceto, perché spesso gli elettrodomestici nuovi sono rimasti a lungo in magazzino e possono aver accumulato polvere, residui di plastica o odori.
Organizzazione del cibo e buone abitudini per un frigorifero più sicuro
Pulire il frigo è solo una parte della manutenzione: altrettanto importante è come viene organizzato il cibo al suo interno. Ogni zona del frigorifero ha una temperatura differente: i ripiani inferiori sono i più freddi, mentre le mensole della porta sono le meno indicate per alimenti delicati.
Per evitare contaminazioni tra alimenti crudi e cotti, è fondamentale posizionare in basso carne e pesce, sempre ben chiusi. I cibi cotti o pronti al consumo vanno nei ripiani alti. Uova, latticini e dolci trovano posto al centro, mentre nelle vaschette laterali è preferibile tenere burro, marmellate, bevande o conserve.
Anche frutta e verdura meritano attenzione: il cassetto apposito è progettato per proteggerle da temperature troppo rigide che potrebbero alterarne consistenza e sapore. Evita però di riporle bagnate o chiuse in sacchetti non traspiranti: favoriscono la formazione di muffe.
Un altro accorgimento utile è l’uso di contenitori trasparenti, che permettono di vedere subito cosa contiene il frigo e aiutano a evitare sprechi. Infine, per mantenere un buon profumo, puoi posizionare un batuffolo imbevuto di estratto di vaniglia o un piccolo recipiente con bicarbonato: assorbe gli odori senza contaminare gli alimenti.
Anche il gesto di pulire una confezione prima di riporla aiuta a non sporcare le superfici interne. Lo sappiamo: dopo una spesa abbondante può sembrare eccessivo, ma fa davvero la differenza. E con il giusto ordine, ogni apertura del frigo diventa un gesto più sicuro e meno caotico.


