2 APR 2025
OK!Firenze

Il G7 sul turismo ha dichiarati intenti promozionali di un settore già più che in salute e solo vaghi vincoli di sostenibilità

Secondo l’associazione, eventi di questo tipo contribuiscono solo a un effimero sfruttamento del patrimonio urbano senza affrontare...

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La rete di Firenze Democratica esprime una critica decisa verso la scelta di Firenze come sede del meeting internazionale del 13 novembre, denunciando la mancanza di attenzione verso i reali problemi della città.

Secondo l’associazione, eventi di questo tipo contribuiscono solo a un effimero sfruttamento del patrimonio urbano senza affrontare l’impatto delle speculazioni immobiliari che stanno alterando il tessuto sociale ed economico cittadino. A seguire il comunicato diffuso:

Si è scelta Firenze come sede del meeting senza dargli un contenuto critico adeguato e così si infliggerà alla città l'ennesima occasione di fugace e logorante uso del suo patrimonio  e nessun aiuto al contenimento degli effetti della speculazione.
Lo sfruttamento della città pietra di paragone d'ogni ambizione di bellezza e armonia urbana è tale da averla resa piuttosto emblema degli effetti del prevalere incontrastato degli obiettivi di profitto sul diritto alla casa e sul rispetto del tessuto sociale ed economico di una città d'arte.

La trasformazione degli immobili pubblici e residenziali e delle aree industriali dismesse va avanti indisturbata. A ciò si aggiunge la decisione pure incontrastata di collocare il comando Nato dell'area Sud-est nella Caserma Pedretti di Rovezzano: beffa tombale all'ormai flebile memoria della Firenze città di pace.
Critichiamo quindi fermamente la prospettiva acritica che si concede al consesso internazionale del 13 novembre: si perde così l'occasione di analizzare le conseguenze sociali, ambientali e culturali della sostanziale deregolamentazione delle
iniziative immobiliari e commerciali.

Rivendichiamo la priorità dei diritti alla casa e all'istruzione, negati alla parte meno abbiente della popolazione proprio per la mancanza di argini e correttivi alle speculazioni immobiliari che riducono sempre più la disponibilità di alloggi a prezzi accessibili.

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