A 150 anni dalla nascita ( 1873 – 1956) si celebra in tutt’Italia Galileo Chini: fioriscono mostre, libri, conferenze, percorsi museali, studi, preziose testimonianze che dipingono l’eclettica figura dell’artista toscano, protagonista indiscusso del Liberty internazionale. Fra le tante iniziative non poteva certo mancare un omaggio musicale, un concerto dedicato: che cosa di più autentico? per restituire atmosfere e spirito di un’epoca dove musica e teatro sposavano felicemente l’arte nuova che si dispiegava in Europa.
L’evento musicale cade proprio nel giorno esatto dell’anniversario, quel 2 dicembre 1873, data espressamente voluta dall’organizzazione, il Comune di Borgo San Lorenzo. Qui Galileo è una presenza amata, immanente, viva attraverso i suoi eredi e la bella Manifattura di ceramiche invetriate - quelle “Fornaci Chini” - che l’artista creò sul finire dell’Ottocento secondo i principi dell'Art Nouveau: trasformare gli artisti in artigiani e questi ultimi in artisti.
Simbolo della manifattura sarà la melagrana, a coagulare la creatività di tanti in un ambiente fecondo e colorato. Come colorato e festoso sarà il concerto che l’Orchestra Filarmonica di Firenze ‘Rossini’ (in pieno organico di 50 strumentisti) è chiamata ad interpretare, uno spettacolo brillante ispirato alla stagione d’oro del grande artista internazionale.
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Ascolteremo arie famose dalla famosa “Lustige Witwe” (La vedova allegra) di Franz Lehar, da “Il Paese dei Campanelli” operetta leggera e italianissima che compie cent’anni tondi (23 novembre 1923). E ancora duetti, canzoni e romanze d’epoca interpretate dal soprano Barbara Boncinelli timbro frizzante, con il tenore Enrico Nenci, voce squillante, luminosa; artisti affermati con ricchi trascorsi nel Coro del Maggio Musicale.
Perle del concerto i preziosi riferimenti a Puccini, en hommage all’amicizia e straordinaria collaborazione che legò Galileo Chini al grande compositore, culminata nella messa in scena del Gianni Schicchi e sopratutto Turandot. Le scenografie dell’opera, ricche di citazioni dell’iconografia orientale (Chini lavorò per il re del Siam alla decorazione del Palazzo di Bangkok uniscono antico e nuovo, occidente classico ed oriente esotico coniugando mondi lontani con la cultura italiana e mitteleuropea. E allora … bentornata operetta, bentornato belcanto ! Nello spirito della Belle Époque, sabato sera 2 dicembre 2023 le acque della Senna sfociano nella Sieve.
Arie d’opera, d’operetta, canzoni del primo novecento. Orchestra Filarmonica Firenze “G. Rossini Soprano Barbara Boncinelli Tenore Enrico Nenci. Direttore Giampaolo Lazzeri.
Per il concerto le info al n. 339 607 119, prevendita dei biglietti presso la sede della Pro-Loco in via Giovanni della Casa 12, nei giorni martedi 21 e martedi 28 novembre 2023, dalle ore 9 alle ore 12, quindi giovedi30 novembre 2023, dalle ore 15 alle ore 18.