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Giani rieletto vicepresidente della Crpm, rete europea delle Regioni periferiche e marittime

i lavori partecipano i rappresentanti delle 150 Regioni di 28 Stati, in gran parte dell’area costiera europea, che compongono la Crpm

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Eugenio Giani Eugenio Giani © FQ
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Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, è stato confermato vicepresidente della Crpm, la Conferenza delle Regioni periferiche marittime. La nomina è arrivata ieri - giovedì 3 ottobre - al termine della prima giornata della 52a Assemblea generale dell’organizzazione, in corso a Gozo (Malta). Ai lavori partecipano i rappresentanti delle 150 Regioni di 28 Stati, in gran parte dell’area costiera europea, che compongono la Crpm, oltre a numerosi rappresentanti delle istituzioni europee.

La conferma del presidente Giani, con delega alla politica di coesione, arriva a pochi giorni dall’avvio della “Settimana europea delle Regioni e delle Città”, la più importante manifestazione che le istituzione europee dedicano alla politica regionale e alla politica di coesione.

“Ho accolto con grande soddisfazione la decisione dell’Assemblea – commenta il presidente Giani –, soprattutto perché rappresenta la conferma del ruolo che da molti anni la Toscana ricopre all’interno della Crpm.  Continueremo quindi a lavorare con grande impegno, convinti del compito fondamentale che hanno le Regioni nel garantire la tenuta e la crescita dei territori e delle comunità”. 

Nel corso dei lavori, Regione Toscana ha presieduto la sessione sulle politiche di coesione, dedicata a una riflessione sulle criticità del periodo corrente di programmazione comunitaria 2021-2027 e su come costruire un bilancio comunitario idoneo a rispondere alle sfide future che interessano i territori. Ai lavori della sessione ha partecipato anche Nicola De Michelis, direttore generale aggiunto della Direzione generale affari regionali (DG REGIO) della Commissione europea.

Nel corso dell’assemblea si è discusso delle questioni relative all’uso dei fondi comunitari per investimenti strutturali e del ruolo dei territori nei processi di programmazione e di gestione delle risorse, a fronte delle criticità del contesto internazionale attuale.

La Crpm, in qualità di interlocutore dei Governi nazionali e delle Istituzioni comunitarie, svolge dal 1973 la propria attività affinché le esigenze e gli interessi delle Regioni che ne fanno parte siano presi in considerazione in tutte le politiche a forte impatto territoriale: regionale e marittima, sviluppo sostenibile, trasporti e pianificazione territoriale, pesca e ambiente, agricoltura e sviluppo rurale, ricerca e innovazione, energia e cambiamenti climatici, immigrazione, turismo.
L’organizzazione della Crpm si articola in 6 commissioni geografiche (Isole, Atlantico, Mediterraneo, Baltico, Mare del Nord, Balcani/Mar Nero), e promuove progetti di cooperazione tra le regioni, puntando a favorire lo sviluppo regionale e la coesione territoriale in Europa.

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